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Un altro sversamento nella roggia, monta la rabbia a Castenedolo

Una densa schiuma bianca ha ricoperto le sponde per diversi chilometri, arrivando a invadere la Sp 236. Negli scorsi mesi il corso d'acqua è stato riempito di un liquido nero oleoso, si è tinto di rosso, di blu o ricoperto di un manto schiumoso come stavolta.

Castenedolo. Carabinieri e protezione civile sono intervenuti nella giornata di mercoledì per un nuovo, grave caso inquinamento ambientale. Come già accaduto in passato, le acque della roggia Razzica si sono riempite di una densa schiuma bianca.
La misteriosa sostanza è comparsa intorno alle 20 di martedì, ma era ancora chiaramente visibile il giorno successivo. Ha ricoperto le sponde per diversi chilometri, arrivando a invadere la Sp 236 e l’ingresso della ditta Stanadyne di via Matteotti.
I residenti se ne sono accorti immediatamente e hanno chiamato il 112, per poi recarsi di persona in caserma per sporgere denuncia. Non è la prima volta che gli abitanti della zona denunciano fenomeni del genere e il malcontento sta montando nelle località affacciate sul corso d’acqua, tra Ghedi e Rezzato: qualche mese fa la roggia era stata invasa da una sostanza nera e oleosa, prima di allora si era tinta di rosso, di blu o riempita di schiuma come stavolta. La lista di fenomeni analoghi nei fiumi e laghi del Bresciano si fa sempre più lunga.
Sui social la cittadinanza lamenta i continui danni all’ambiente e alla salute e chiede alle forze dell’ordine maggiori sforzi per contrastare e prevenire gli ecoreati.
I carabinieri si sono presentati sul posto il giorno dopo, raggiunti poco dopo dai volontari della protezione civile.
L’origine dell’inquietante schiuma è chiara, è stata causata da un prodotto chimico sversato col favore delle tenebre da qualche ditta della zona.
I campioni prelevati dai militari sono già stati consegnati all’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), nella speranza che questa volta le indagini possano portare a qualcosa.

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