Cortefranca, “No al raddoppio Esselunga”

Le associazioni ambientaliste Monte Alto, Schiribilla e Legambiente Bassosebino contro l 'ampliamento del supermercato "a due passi dalle Torbiere".

(red.) Si sono ritrovati la settimana scorsa a Nigoline le associazioni ambientaliste Monte Alto, Schiribilla e Legambiente Bassosebino per valutare il progetto di raddoppio della Esselunga di Cortefranca (Brescia) e per preparare le osservazioni alla conferenza di servizi che si terrà  il prossimo 4 aprile.
“L’ambiente è nuovamente minacciato dall’uomo in un contesto delicato in piena  Franciacorta e a due passi dalla riserva naturale delle Torbiere”. Cosi si è espresso Dario Balotta presidente di legambiente che ha partecipato alla riunione: “la provincia di Brescia è già satura di supermercati, outlet e centri commerciali che stanno strozzando le economie locali e compromettendo l’ambiente e la natura. Il raddoppio (fino a 26.500 mq) della superficie della Esselunga, secondo il progetto, sarà possibile grazie allo spostamento delle attività di un capannone ora a ridosso del supermercato, in località Cremignane (Iseo) attuale  corridoio verde che collega le Torbiere”.
“Visto l’enorme impatto ambientale che avrebbe”, sottolinea Balotta, “chiediamo che d’ora in poi  progetti di simile portata vengano esaminati da tutti i 20 Comuni della FranciaCorta in una ottica sovra comunale. L’incremento del traffico veicolare renderebbe ancora più caotica la circolazione, aumenterebbe l’incidentalità  e le emissioni di pm 10 sarebbero tali da rendere fuori dai parametri consentiti le concentrazioni di monossido anche la nostra zona”. “Sarebbe  paradossale”, conclude l’esponnete di Legambiente, “che con il centro commerciale Le Torbiere semivuoto , complice la crisi,  si consumi nuovo suolo a pochi metri di distanza per un dannoso maxiampliamento della sede commerciale”.

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