E’ fatta: Paroli riconquista l’Udc

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Il partito potrà utilizzare il proprio simbolo. Garantisce un fax di Saglia.

(red.) L'Udc sosterrà il candidato sindaco di Brescia del Partito delle Libertà, Adriano Paroli. Lo ha deciso lunedì sera l'assemblea degli iscritti tenutasi agli Artigianelli. Il centro-destra bresciano sembra quindi non seguire le dinamiche nazionali, ma preferire la via del dialogo e del confronto tra realtà che da anni interagiscono.
I dubbi degli esponenti locali del partito di Pierferdinando Casini sono stati sciolti quando, durante il dibattito, il segretario provinciale Gian Marco Quadrini ha letto un fax di Stefano Saglia, responsabile provinciale di An, e Giuseppe Romele (Forza Italia). Nel documento si assicuravo all'Udc la possibilità di utilizzare il proprio simbolo all'interno del raggruppamento di centrodestra, riconoscendone il ruolo come "fondamentale" ed "essenziali i valori e il simbolo".
Dunque, se a livello nazionale il simbolo dell'Udc è stato la causa delle divisioni tra Casini, Berlusconi e Fini, nel Bresciano gli schieramenti hanno scelto la mediazione. L'ipotesi lanciata dall'assessore provinciale  Giampaolo Mantelli, di correre da soli, candidando alla poltrona di primo cittadino l'ex parlamentare Andrea Bonetti, è stata quindi accantonata.
Nell'Udc bresciana, insomma, al termine di un dibattito articolato e a tratti acceso, ha prevalso l'idea di tener fede agli impegni presi con la coalizione. Anche perché a livello locale il clima è molto diverso da quello che si respira nel centrodestra nazionale. Esponenti dell'Udc siedono infatti nella giunta sia in Provincia sia in Regione. E i rapporti con gli alleati sono buoni, anche se negli ultimi tempi si sta assistendo a una massiccia migrazione di rappresentanti bresciani dell'Udc verso il Pdl (
leggi qui). A questo proposito l'assemblea di lunedì ha deciso il commissariamento del comitato cittadino. Quadrini è stato delegato a verificare la percorribilità dell’accordo con il centrodestra.

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