I funerali di Matteo Cornacchia, il datore di lavoro indagato per la morte

Il funerale laico parte dalla Casa del Commiato Zammarchi di via Cavallera a Lograto, diretto verso il cimitero di Travagliato. La Procura ha disposto il sequestro del carro ponte.

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Lograto. E’ fissato per le 16,30 di questo venerdì 26 aprile  il funerale di Matteo Cornacchia, l’operaio di 46 anni morto sul lavoro mercoledì mattina a Lograto. Sarà una cerimonia laica alla quale parteciperanno parenti, amici e colleghi di lavoro del dipendente dell’azienda siderurgica Dall’Era, dove l’uomo è rimasto schiacciato dalla lamiera staccatasi da un carro ponte sotto al quale stava lavorando.
La salma si trova presso la Casa del Commiato Zammarchi in via Cavallera a Lograto e da qui verrà trasportata al cimitero di Travagliato per la sepoltura.
Intanto la Procura di Brescia ha disposto il sequestro del carro ponte per verificarne lo stato di manutenzione e gli standard di sicurezza, mentre i vigili del fuoco e gli uomini della Medicina del lavoro di Ats stanno cercando di ricostruire se la tragedia sia stata provocata da un errore umano o da un problema al macchinario. Nel frattempo il datore di lavoro è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo.
Un’amica della vittima ha reso pubbliche su Facebook alcune conversazioni su WhatsApp nelle quali Matteo Cornacchia condivideva con lei le proprie precarie condizioni di salute: «Quando sto in piedi non riesco a tenere le gambe dritte – scriveva all’amica – sono sempre piegate e da circa dieci giorni, da quando sto in quella posizione, non sopporto più il dolore per oltre dieci minuti. Mi cedono le gambe e devo appoggiarmi a qualcosa. Ho inaugurato l’anno nuovo con la prima caduta, non mi sono fatto male fisicamente ma interiormente».

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