Stangata-mini per il Brescia: sconfitta 0-3 e due giornate a porte chiuse

La società deve rispondere dei fatti accaduti nello stadio Rigamonti e nel quartiere di Mompiano a titolo di responsabilità oggettiva. Ma il giudice sportivo ha tenuto la mano leggera.

Brescia. Dopo i disordini di giovedì scorso allo stadio Rigamonti e nel quartiere di Mompiano (ci sono quattro ultras agli arresti), il giudice sportivo della serie B Ines Pisano ha deciso per il Brescia Calcio una pena abbastanza leggera che prevede la sconfitta per 3-0 a tavolino (ininfluente rispetto al risultato finale di retrocessione in serie C) e soltanto due giornate del prossimo campionato da disputare a porte chiuse. Nessuna stangata, quindi, per la società come si aspettavano molti osservatori. Tra i calciatori, tre giornate di squalifica al bresciano Karacic e al cosentino Rigione, una giornata di squalifica per la rondinella Labojko e per il cosentino Voca.
«Nel rapporto dell’arbitro veniva riportato che: al 52′ del secondo tempo la gara veniva sospesa temporaneamente a causa del lancio sul terreno di gioco di almeno dieci fumogeni, successivamente al predetto lancio alcuni sostenitori della società Brescia invadevano il terreno di gioco costringendo gli ufficiali di gara ed i calciatori delle due società a rientrare negli spogliatoi», si legge nel comunicato ufficiale del giudice sportivo.
Che così prosegue: «Dopo circa 20/25 minuti il direttore di gara rientrava sul terreno di gioco e, confrontandosi con il responsabile dell’ordine pubblico, il quale comunicava che non vi fossero le condizioni di sicurezza per riprendere, sospendeva definitivamente la gara. Nel referto dei collaboratori della procura federale, tra l’altro, veniva riportato che, nelle zone limitrofe allo stadio, si verificavano scontri tra le forze dell’ordine ed i sostenitori della società Brescia, che causavano il ferimento di alcuni tra tifosi, rappresentanti della forze dell’ordine e steward, oltre al danneggiamento di tre vetture della polizia e due dei carabinieri, tant’è che solo in tarda notte gli ufficiali di gara ed i componenti delle due società riuscivano ad abbandonare l’impianto di gioco».
Di questi fatti il Brescia «deve rispondere, a titolo di responsabilità oggettiva». Perciò «si delibera di infliggere alla società Brescia la perdita della gara con il punteggio di 0-3, oltre alla sanzione dell’obbligo di disputare due gare a porte chiuse».

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