Brescia retrocesso, Cellino: «Non ho più energie nè passione»

E' quanto dichiarato dal patron delle rondinelle a Bresciaoggi dopo la retrocessione in serie C. E c'è il fuggi fuggi dei giocatori e del team.

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    Brescia. «Non ho l’energia per commentare quello che sta succedendo». E’ quanto dichiarato dal patron del Brescia calcio, Massimo Cellino, a BresciaOggi.
    «Per fare questo lavoro ci vuole entusiasmo e tanta passione e io ho ultimato tutte le scorte residue».
    Si annunciano quindi settimane complicate in via Solferino, con la società che avrà il compito di voltare pagina il prima possibile per ripartire dalla Serie C. Intanto, il club ha voluto fare chiarezza dopo gli episodi del Rigamonti con una nota ufficiale.

    brescia cosenza disordini

    «A seguito di quanto accaduto nei minuti finali e nelle ore successive al termine della gara tra Brescia e Cosenza, Brescia Calcio si dissocia e condanna ogni episodio di violenza ed ogni forma di guerriglia incivile avvenuta nella serata di ieri (giovedì, ndr), esprimendo la propria vicinanza e solidarietà a tutti coloro che hanno tifato e presenziato civilmente alla gara nonché alle forze dell’ordine per il lavoro svolto. I fatti accaduti non hanno nulla a che fare con lo sport, il calcio e il vero tifoso. Si tratta di fatti che hanno danneggiato l’immagine di Brescia città, nell’anno in cui è capitale della cultura, di Brescia società con 112 anni di storia, fatti che non rispecchiano in alcun modo i valori morali, etici e comportamentali che Brescia Città e Brescia Calcio hanno sempre trasmesso».

    Una situazione molto critica quella della società che ora deve fare anche i conti con il fuggi fuggi dei giocatori e del team. Via sicuramente il direttore sportivo Giorgio Perinetti e l’allenatore Daniele Gastaldello. Perinetti sarebbe già entrato nell’are adi interesse dell’Avellino, per il quale ha già avuto un incontro nelle scorse ore a Roma, mentre Gastaldello potrebbe decidere di rimanere come vice anche in C. Già, ma vice di chi? Per le rondinelle si fanno i nomi del bresciano Aimo Diana, reduce dalla promozione in B alla guida della Reggina, e di Michele Pazienza, alla guida del Cerignola, giunto ai play-off nel girone C.

    Pe quanto riguarda la panchina biancoblù, invece, attualmente la rosa conta 29 elementi di cui solo 17 hanno un accordo per la prossima stagione. Andranno al Lecce Listkowski, Rodriguez e Bjorkengren, mentre finisce qui la storia con il Brescia per Labojko, Karacic, Scavone e Adryan. Se ne andrà anche Viviani, per sei mesi fuori dalla rosa, sebbene abbia ancora un contratto valido per un altro anno.
    Migreranno verso altri lidi anche Cistana, Bisoli e Bertagnoli e, forse, pure Ayè. Un addio scontato anche per Ndoj, che dovrebbe approdare alla Feralpisalò, per Niemejier, Huard e Adorni , così come per Papetti e Lezzerini.
    Una squadra e una società tutta da rifare, quindi.

     

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