Novanta secondi all’Apocalisse: mercoledì un incontro di pace a Brescia

Appuntamento alle 18 presso il chiostro del Museo di Santa Giulia per un momento di riflessione sul pericolo nucleare con musica e parole.

locandina incontro Italia Ripensaci

Brescia. Il coordinamento bresciano “Italia ripensaci” invita tutti i cittadini mercoledì 9 agosto alle ore 18 presso il chiostro del Museo di Santa Giulia (con ingresso da via Piamarta 4) a Brescia per un momento di riflessione sulla pace e il pericolo nucleare con musica e parole.
L’incontro, promosso in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei e il Cantiere Internazionale per il Bene e la Pace dell’Umanità, vedrà la partecipazione di diversi musicisti e attori – fra gli altri Marina Beatini, Marina Corti, Eva Feudo, Sara Girelli, Riccardo Pittau, Bruno Podestà, Barbara Savardi – e verrà aperto dal saluto di Camilla Bianchi, assessora all’ambiente del Comune di Brescia.
Le lancette dell’orologio dell’apocalisse, puntualmente aggiornato dal team di esperti che ogni anno quantificano il rischio di una ipotetica fine del mondo, segnano esattamente 90 secondi alla mezzanotte – l’apocalisse appunto – quando l’umanità non sarà più in grado di porre rimedio alle minacce da essa stessa create”, si legge in un documento di presentazione dell’appuntamento. “Nel 1947, anno in cui fu ideata questa metafora, l’orologio segnava 7 minuti alla mezzanotte, ma negli ultimi anni le lancette si sono sempre più avvicinate e il valore attuale, secondo Rachel Bronson, presidente del Bulletin of the Atomic Scientists, è il più vicino alla mezzanotte che sia mai stato impostato”.
“La mezzanotte è rappresentata dalla guerra atomica”, prosegue la nota, “ma lo spostamento delle lancette è condizionato anche dai pericoli derivati dai cambiamenti climatici, dall’effetto serra, dall’inquinamento e dai nuovi sviluppi nel campo delle armi biologiche e dell’ingegneria genetica. Nonostante la gravità di queste previsioni, si torna a parlare di un possibile utilizzo delle armi nucleari.  Attualmente negli arsenali del mondo le scorte nucleari globali si avvicinano alle 13.000 testate e anche in Italia, come in altri Paesi aderenti alla Nato, sono dislocati diversi ordigni di questo tipo nella base friulana di Aviano e nella base bresciana di Ghedi dove stanno arrivando le nuove testate nucleari B61-12 che, anche se vengono chiamate “mini-nukes”, hanno una capacità distruttiva devastante e possono essere fino a venti volte più potenti della bomba sganciata su Hiroshima”.
Nel 78° anniversario della tragedia di Hiroshima e Nagasaki ribadiamo con forza che la totale eliminazione delle armi nucleari è l’unica garanzia che non verranno mai utilizzate“, si legge ancora. “Per questo – sostenendo convintamente la campagna “Italia, ripensaci” volta a chiedere allo Stato italiano di sottoscrivere il Trattato Onu per l’abolizione delle armi nucleari, promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, alla quale aderiscono le nostre associazioni e anche il “Coordinamento provinciale degli Enti locali per la Pace e la Cooperazione Internazionale” mercoledì 9 agosto alle ore 18 invitiamo tutta la cittadinanza”.
Il Coordinamento bresciano “Italia Ripensaci” è formato da Acli, Adl Zavidovici, Arci, Coordinamento bresciano degli Enti Locali per la pace e la cooperazione internazionale, Git Banca Etica, Libera, Missione Oggi, Movimento Focolari, Movimento Nonviolento, Opal, Pax Christi, Kaki Tree Project, Tavolo della Pace Franciacorta.

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