Rom, vertice in Loggia, ma non c’è soluzione

Il sindaco Paroli valuterà la proposta fatta dalla delegazione guidata dalla Cgil, ma le premesse sono negative: o le famiglie pagano i debiti, o niente bus.

(p.f.) Vertice in Loggia sul caso rom, ma il risultato non cambia.
In sala giunta, il sindaco Adriano Paroli, il dirigente del settore istruzione Francesco Falconi e la presidente del consiglio Simona Bordonali, hanno incontrato una delegazione capitanata dal segretario Cgil Damiano Galletti, per discutere del taglio del bus e del servizio mensa.
Sul tavolo, la proposta della delegazione. “Abbiamo chiesto di istituire da lunedì”, ha spiegato Galletti al termine dell’incontro, “il bus per i bambini per un mese dietro pagamento di un acconto da parte delle famiglie. In questo mese, si verificherà la possibilità di rateizzare il debito accumulato nell’anno 2011-2012, una somma che raggiungerebbe i 10mila euro, sapendo che per il debito degli anni precedenti si è già mossa Equitalia”.
Il sindaco si è impegnato con la delegazione a dare una risposta entro sabato 29 settembre, ma le premesse sembrano già negative. “E’ una situazione complessa dal punto di vista amministrativo più che politico. Non si può pensare che qualcuno sia esente dal pagare i servizi. Non c’è agibilità, pur di fronte ad una realtà che riguarda dei bambini”.
Accettare sarebbe ingiusto verso i piccoli non rom che sono nella stessa situazione dei 72 in questione. Il Comune ha escluso, infatti, dai servizi non obbligatori (mensa e trasporti) 321 bambini, per morosità.  “Se decidessimo di accogliere la proposta per i 72 rom, sarebbe un’ingiustizia per gli altri 200. E, d’altra parte, se per tutti e 321 decidessimo di cancellare il debito, il prossimo anno ce ne troveremmo 1000 morosi. Senza contare che sarebbe comunque ingiusto per chi ha pagato regolarmente”.
Per il sindaco, si tratta ormai di una situazione portata all’esasperazione da persone che pensano di poter non pagare. “Qualcuno glielo ha fatto credere negli anni passati, ed ora sembriamo noi i cattivi che esigono il rispetto delle regole”.
Per Galletti, però, è fondamentale garantire a tutti i bambini il diritto allo studio, per favorire l’inclusione e l’integrazione. “Solo per i 72 rom c’è il problema dei bus, per gli altri 249 il problema è solo la mensa, e anche lì abbiamo chiesto al Comune di verificare se non si possa risolvere in alcun modo la situazione. Perché i genitori non accompagnano i bambini rom in auto? I pochi che lavorano sono quelli che hanno le famiglie più numerose e fanno tutti gli operatori agricoli, per cui alle 6,30 sono già al lavoro. Le donne, purtroppo, non hanno la patente. Per questo era stato istituito un bus apposta”.
Chiunque voglia dare un contributo, può versare una quota sul conto corrente aperto presso Banca Etica, destinandolo a “Scuola per tutti”. “Se la risposta del sindaco sarà negativa”, ha concluso Galletti, “porteremo l’intera vicenda all’attenzione della magistratura”.

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