Cisl, oltre 90 mila gli iscritti nel 2008

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I pensionati sono il 51,5% del totale. Tante anche le donne (40%) e gli immigrati (18%).

(e.reg.) Bilancio di fine anno per la Cisl di Brescia e i suoi 90.968 iscritti. Il gruppo dirigente ha infatti illustrato i numeri che identificano l’attività svolta nel corso del 2008. Il dato complessivo indica un consolidamento generale che ha seguito la fase di crescita avvenuta dal 2007; con 613 iscritti in più.
Il 40% degli associati oggi è donna (per la precisione 39,5 punti percentuali) mentre i pensionati sono all’incirca il 51,5% del totale. Altro indicatore di novità è quello rappresentato dai lavoratori stranieri (5.889 che rappresentano il 18% del totale) con punte che sfiorano il 38% nell’edilizia e il 34% nel comparto agricolo.
Nell'anno che sta per chiudersi, la Cisl non può che apprezzare l’introduzione degli ammortizzatori sociali in alcuni ambiti produttivi nella piccola media impresa bresciana; in particolare del comparto tessile. Beneficiari sono stati oltre duemila lavoratori di 427 imprese, per un totale di sette milioni di euro erogati.
La questione degli ammortizzatori sociali è stata, di fatto, anche una delle richieste avanzate nel corso del recente tavolo anticrisi aperto dall’ente provincia di Brescia. E’ lo stesso segretario provinciale Renato Zaltieri a definire prioritario che "le banche anticipino gli importi della Cigs ai lavoratori" e che sul fronte dei mutui per la prima casa "gli istituti bancari sospendano senza oneri aggiuntivi, per i lavoratori messi in cassa integrazione, il pagamento delle rate del mutuo".
E in attesa dei prossimi appuntamenti fissati per il 5 gennaio sulla bilateralità nel settore artigiano e il tavolo dell’economia bresciana in calendario mercoledì 7, la Cisl di Brescia chiede alle imprese di attivare anche i contratti di solidarietà: "Dove c’è il lavoro che venga ridistribuito".

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