“Donum Bebè”, cattolici in campo

Più informazioni su

neonati.jpgRaccolta di fondi per aiutare tutte le famiglie in difficoltà. Anche quelle di immigrati.

(v.p.) "Non si tratta di una contrapposizione alle scelte della Loggia. Piuttosto vuole essere un segnale di giustizia ed equità sociale". Un gruppo di associazioni cattoliche bresciane – Acli, associazione nazionale Famiglie Numerose, Cisl, Fuci, Istituto pro famiglia, Mcl, Movimento dei Focolari, Pax Christi, Società San Vincenzo De Paoli e Ucid – nel pomeriggio di giovedì hanno presentato alla stampa la campagna "Donum Bebè". Si tratta di una raccolta di fondi che verranno poi distribuiti con un contributo di 1.000 euro ai bimbi nati nel 2008 da coppie di genitori con un reddito Isee non superiore ai 15 mila euro e che, a differenza del Bonus Bebè del comune di  Brescia, comprenderà anche le famiglie di immigrati che risiedono in città da almeno due anni.
"Le scelte dell'amministrazione comunale", ha spiegato Roberto Rossini, delle Acli, "sono chiare e legittime intendiamoci. Noi, però abbiamo pensato di inventarci un'azione giusta, inclusiva, come aveva auspicato il vescovo di Brescia, monsignor Luciano Monari, in una lettera aperta destinata ai media locali (leggila qui). Siamo certi che questa iniziativa rispecchia meglio di altre la tradizione cristiana tipicamente bresciana e già nei prossimi giorni altre associazioni aderiranno alla nostra iniziativa, in nome di un patrimonio comune che da sempre si ispira all'accoglienza e al bene verso il prossimo".
Mario Sberna, a nome di Famiglie Numerose, non può che sottoscrivere: "Siamo nel periodo dell'avvento di Gesù, proprio quello che vorremmo appeso in ogni ufficio pubblico, e permettetemi di citare alcuni versi del Cristo riportati nel vangelo di Matteo: 'Chi non accoglie uno straniero non accoglie me; chi non accoglie un bambino non accoglie me'. Giusto, quindi, rispondere all'arroganza del potere con un gesto di equità".
Secondo Mauro Scaroni di Pax Christi, il sindaco Adriano Paroli "sventaglia la propria cristianità in continuazione, ma è inutile farlo quando si manca di carità cristiana. Il bonus bebè e l’eliminazione dei campi nomadi ne sono l'esempio: la strada è sbagliata".
"La Cisl", ha invece commentato il segretario provinciale Renato Zaltieri, "ha condiviso totalmente le parole di monsignor Monari. Abbiamo quindi sottoscritto il Donum Bebè, come un segnale inequivocabile: nessuna persona in difficoltà deve essere lasciata sola. I nuovi nati, indipendentemente dal colore e dall'origine, sono un bene prezioso per la città e una speranza per il futuro. Con questo messaggio di integrazione vogliamo riconoscere agli immigrati pari diritti e pari doveri ai cittadini italiani".
Per tutte le associazioni e i singoli individui che vorranno partecipare alla raccolta fondi, sono stati aperti due conti correnti sui quali si potrà versare del denaro: C/C. postale n. 42505628 intestato a Acli senza confini Onlus, via Corsica 165 Brescia (cap 25125); C/C. bancario presso la Banca popolare etica, Iban IT26 M 05018 11200 000000511818 intestato a Acli senza confini Onlus.
"Noi faremo la nostra parte", hanno ribadito in coro le associazioni, "invitiamo parrocchie, famiglie e cittadini a fare la tessa cosa".

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.