Dati 2018 Polizia, truffe agli anziani restano piaga

Bilancio di fine anno da parte della questura. Droga, espulsioni, controlli, denunce e arresti. Difficile da debellare gli episodi ai danni degli over.

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(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 21 dicembre, il questore di Brescia Vincenzo Ciarambino ha presentato i dati dell’attività condotta nel 2018 dalla Polizia tra la città il resto della provincia. Partendo dal terrorismo in cui ha indagato la Digos nei confronti di 11 persone tra otto indagati a piede libero, un arrestato e due espulsi. E tra loro c’è anche il macedone che ha ricevuto il provvedimento di recente. Sul fronte dell’ordine pubblico, si segnalano 4.920 ordinanze emesse, circa dieci al giorno. Altro capitolo merita il tifo, nel momento in cui, come ha detto il questore, la situazione tra i sostenitori del Brescia sta migliorando. All’inizio dell’anno si sono verificati alcuni problemi in trasferta, poi i supporters sarebbero diventati più responsabili nel corso dell’anno.

E il bilancio attuale dell’anno in corso è di tre daspo per fatti sportivi e altri nove scattati per altri motivi. Sempre tra i numeri, si parla anche di 104 avvisi orali, 163 fogli di via, 650 informative d’autorità di sorveglianza, 903 notifiche e 38 ammonimenti. Per quanto riguarda lo spaccio, al primo posto c’è l’hashish tanto da aver sequestrato 28 chili, oltre a 14 chili di marijuana e 5 di cocaina nel totale di 48 chili fermati. Nel corso dell’anno alla questura sono arrivate 1.673 denunce portando a 871 persone deferite e altre 264 arrestate. Dal punto di vista dei controlli, sono stati esaminati oltre 37 mila soggetti, ma anche 43 armi e sequestrati oltre 110 mila euro. Oltre 42 mila, invece, i passaporti rilasciati e guardando alla caccia son state sospese 126 licenze e revocate altre 27.

Quasi 46 mila i permessi rilasciati dall’ufficio Immigrazione, ma con 966 espulsi e 215 accompagnati alla frontiera. E in questo panorama continua una piaga che sembra difficile da debellare come quella dei furti nelle case e soprattutto le truffe agli anziani. A proposito delle seconde, dal questore emerge come gli autori si affidano addirittura alle guide telefoniche cercano i numeri meno recenti e probabilmente intestati agli over. Subito dopo vengono compiuti sopralluoghi e si cercano informazioni prima di entrare in azione. Uno dei meccanismi più frequenti è quello di un finto avvocato che chiede soldi per non far arrestare il figlio della vittima a causa di un presunto incidente. Ma sembra che i malviventi agiscano anche sull’emotività e la paura dei colpiti che difficilmente riescono a identificare gli autori dei raggiri.

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