Fontana-Babbo Natale regala sacchi di soldi alle scuole private. Il flash mob sotto alla Regione

Studentesse e studenti protestano per il secondo giorno di fila per il diritto allo studio. La denuncia di Uds: "più del 60% dei fondi agli istituti con retta".

protesta dote scuola diritto allo studio bilancio regionale 2024

Milano. Anche mercoledì, in occasione del secondo giorno di votazione del Bilancio regionale, studentesse e studenti hanno protestato sotto al Palazzo del consiglio regionale.
Se la manifestazione del giorno prima si concentrava sulla mancata erogazione delle borse di studio agli studenti universitari assegnatari (circa 10mila), mercoledì la protesta riguardava l’altro lato della medaglia: ad essere contestata era l’assegnazione dei fondi per il diritto allo studio alle scuole private con retta.
Studentesse e studenti hanno messo in scena un ironico flash mob: due babbi Natale con le facce di Attilio Fontana e dell’assessora all’istruzione Simona Tironi consegnavano sacchi di soldi a scuole paritarie e aziende, invece che agli studenti.

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“Anche quest’anno la Regione distribuirà i fondi del diritto allo studio attraverso il sistema Dote Scuola“, ha dichiarato Alessandro Di Miceli, coordinatore regionale dell’UdS Lombardia. “Questo sistema destina più del 60% dei fondi a chi frequenta una scuola con retta, in nome della cosiddetta libertà di scelta. Crediamo che prima di parlare di libertà di scegliere tra scuole pubbliche e private, bisognerebbe garantire a ogni studente l’accesso alla scuola pubblica, cosa che spesso non avviene per cause economiche”.
“I soldi che la regione assegna ad aziende e scuole paritarie potrebbero essere spesi in ben altro modo“, aggiunge Sara De Vecchi, esecutivo regionale dell’UdS Lombardia. “Chiediamo che la regione stanzi i fondi necessari a rendere completamente gratuito l’accesso a materiali scolastici e trasporti pubblici, nonché l’istituzione di un reddito di formazione per tutti gli studenti che emancipi dalla condizione economica di partenza. Inoltre, pretendiamo l’introduzione dell’educazione sessuale e all’affettività e di sportelli psicologici in tutte le nostre scuole”.

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