Azione: “Monitorare, tracciare e vaccinare anche gli studenti”

(red.) “Subito dopo la popolazione in età anagrafica a rischio e quella con patologie pregresse è necessario vaccinare gli studenti, anche universitari, e nel frattempo è d’obbligo adottare un sistema efficiente di monitoraggio”, sostiene una nota di Brescia in Azione. “L’andamento epidemiologico riscontrato durante le ondate è sempre lo stesso, le scuole e soprattutto il conseguente affollamento del trasporto pubblico sono una fonte importante di propagazione: tre settimane dopo la ripresa della didattica in presenza, i contagi tornano sempre a salire. Ciò non significa che la scuola sia da demonizzare, anzi, significa che gli studenti e le loro famiglie devono godere di una tutela maggiore, così da poter far tornare gli alunni nelle classi e gli universitari nelle aule il prima possibile”.

Come dichiarato dal consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta “il monitoraggio tramite tamponi e test rapidi nelle scuole è uno dei primi fattori da coprire se si vuole tenerle aperte. Ci stiamo avvicinando ad una fase molto delicata, i vaccini fanno fatica ad essere somministrati e l’unica strada per evitare nuovi focolai è quello di tracciare seriamente e continuamente le scuole”.
Monica Lippa, coordinatrice del gruppo Sanità, ha aggiunto: “se gli studenti non vengono vaccinati al più presto, oltre all’obiettivo sanitario si fallisce altresì quello dell’istruzione. Gli studenti costituiscono la linfa vitale del nostro Paese e garantire il loro diritto ad un’istruzione adeguata è la via maestra per assicurare al nostro Paese un futuro più promettente.”

Fabrizio Benzoni, coordinatore provinciale, sottolinea “che sono solo 249 gli insegnanti lombardi ad oggi vaccinati, perché appartenenti ad altre categorie. I numeri presentati parlano chiaro rispetto al livello di priorità che hanno le scuole secondo Regione Lombardia. Un insulto ai sacrifici dei tanti operatori scolastici e degli studenti. Si cambi passo rapidamente, soprattutto perché sono migliaia gli insegnanti vaccinati nelle altre regioni”.
“Con la speranza che vengano approvati a breve vaccini adatti a tutte le età”, conclude la nota, “è necessario però, nel frattempo, vaccinare la platea su cui ora è possibile agire ed implementare il piano di vaccinazione di massa così da poter agire appena possibile e pensare così di iniziare il prossimo anno scolastico con un sistema d’istruzione covid-free”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.