Garda, scatta l’obbligo di sanificazione di carene e motori delle barche

Il progetto di legge (a firma di Floriano Massardi) è finalizzato a tutelare la biodiversità del Benaco e prevede sanzioni per chi non ottempera alla prescrizione.

Salò. È stato presentato mercoledì mattina, presso la sede della Comunità del Garda a Salò (Brescia) il Progetto di Legge Regionale n. 63 “Sanificazione carene e motori” – “Modifiche alla legge regionale 14 luglio 2009, n. 11 – “Testo unico delle leggi regionali in materia di trasporti” e alla legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31 – “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”, di iniziativa del Consigliere regionale, presidente della Commissione ‘Agricoltura, montagna e foreste’, Floriano Massardi.

«Il principale obiettivo di questo progetto è quello di preservare le specie autoctone e la biodiversità del Lago di Garda dove ormai, purtroppo, si sono radicate ben 43 specie aliene tra alghe, pesci e macrofiti acquatiche provenienti da altri bacini e introdotti tramite le carene delle imbarcazioni. Alcune di queste specie sono innocue mentre altre sono devastanti perché contaminano e uccidono le varietà autoctone minacciandone l’estinzione».

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«Il progetto di cui sono anche relatore – ha detto Massardi –  è una proposta di legge interregionale il cui testo dovrà essere approvato anche nelle Regioni confinanti di Veneto e Trentino. Nello specifico si prevederà l’obbligo di sanificazione, senza utilizzo di prodotti chimici, tramite l’idropulitrice ad alta pressione e temperatura per ripulire le carene delle imbarcazioni provenienti da altri bacini prima di immetterle nelle acque del Lago di Garda».

«Una volta sanificato lo scafo verrà rilasciata una vignetta a garanzia di avvenuta pulizia, pena una contravvenzione prevista di 2.066 euro. Questa operazione dovrà inoltre essere effettuata nelle officine autorizzate con un costo che varierà dai 20 euro per imbarcazioni entro i 12 metri fino a un massimo di 70 euro per quelle oltre i 24 metri. Tramite questo provvedimento si vuole responsabilizzare cittadini e turisti per preservare la biodiversità del nostro Lago con azioni mirate e concrete, a beneficio anche dell’attività turistica».

«Partirà dunque l’iter in Commissione ‘Agricoltura, montagna e foreste’ di questo importante progetto che è il primo del suo genere in Italia. Uno strumento che servirà anche come statistica per controllare il numero di imbarcazioni che gravitano sul Lago al fine di valutare la pressione e la capacità di gestione del traffico nel periodo estivo. Ringrazio quindi i presenti di questa mattina alla conferenza stampa, il Vice presidente della Comunità del Garda Filippo Gavazzoni e tutti i Sindaci presenti interessati a conoscere nel dettaglio il progetto», conclude Massardi.

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