Spray M5S contro i vitalizi regionali

Al Pirellone prima dell'apertura consiliare è andata in scena una piccola "performance" dei pentastellati che hanno spruzzato finto insetticida.

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(red.) Breve azione di protesta dei consiglieri M5S è avvenuta nel Pirellone martedì 18 marzo.  I Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Lombardia si sono presentati in aula muniti di una bomboletta spray di “Anti cast”, “Contro i parassiti della Casta”.
Sul retro della bomboletta era scritto: “Il Movimento 5 Stelle Lombardia chiede la cancellazione dei vitalizi agli ex consiglieri o la rimodulazione degli esborsi sulla base del sistema contributivo in vigore per tutti i lavoratori dipendenti. Gli ex consiglieri regionali lombardi percepiscono vitalizi d’oro a fronte di un modesto versamento di contributi. C’è chi percepisce dal 1980 un vitalizio di 3mila euro al mese, dopo aver versato un totale di circa 8.500 euro di contributi. Un versamento di 27mila euro ne ha fruttati fin qui la cifra da capogiro di 492.395.Il parassitismo di Stato ha bisogno di un’immediata disinfestazione”.
Secondo i consiglieri lombardi M5S (tra cui quelli bresciani) si è trattato di “un’iniziativa simbolica” volta a porre attenzione alla proposta del Movimento 5 Stelle di eliminazione totale del vitalizio per gli ex consiglieri regionali. Molti degli ex consiglieri, oltre al vitalizio ricevono infatti una pensione Inps o Inpdap o addirittura un vitalizio parlamentare. M5S ha anche proposto di alzare l’età pensionistica e di trasformare su base contributiva i vitalizi che non hanno ancora iniziato ad essere erogati, questo per limitare l’esposizione finanziaria in futuro vietando anche il “ritiro” di quanto già versato.
Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Nel tavolo di lavoro sul taglio del privilegio, la maggior parte dei rappresentati dei partiti hanno già fatto legislature in passato, quindi hanno versato soldi e hanno maturato il diritto di ricevere il vitalizio al compimento dei 60 anni. È evidente un conflitto di interessi anche per loro sul tema; li ho esortati a dimostrare coerenza e responsabilità verso i lombardi iniziando a dare l’esempio. Per cambiare le cose, un organo legislativo come il Consiglio Regionale, non ha bisogno di Decreti Romani, come nel caso del taglio degli stipendi; bastano leggi Lombarde ma sopratutto volontà politica di cambiare davvero le cose, non a parole e per slogan ma nei fatti come il M5S già fa’ con la rinuncia ai privilegi e con l’autoriduzione dell’indennità.” dichiara il Consigliere Buffagni. All’iniziativa il Presidente del Consiglio Regionale Raffaele Cattaneo ha reagito con parole dure invocando il “rispetto per il luogo istituzionale”.

Buffagni.

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