Si sostituì a Rosario Marchese all’esame della patente, condannato a 16 mesi

Marchese è accusato di essere un membro di spicco di una famiglia mafiosa di Gela, avrebbe pagato 15mila euro al finto candidato. A processo, insieme ai due, anche un carabiniere, un medico e 4 addette alla documentazione.

Brescia. Un uomo è stato condannato a 1 anno e quattro mesi per aver sostituito un candidato che doveva sostenere l’esame della patente. Giuseppe Traiano ha svolto il test di guida al posto di Rosario Marchese, noto alle cronache con l’accusa di essere un membro di spicco di un clan mafioso di Gela.
Il complicato raggiro era stato organizzato tra le città di Brescia e Mantova. Marchese avrebbe versato circa 15mila euro per riavere la patente, che gli era stata sequestrata dal tribunale di sorveglianza.
A processo sono finiti in otto: il candidato, il sostituto, un brigadiere dei carabinieri di Desenzano, un medico, due addette alle pratiche d’auto e altri due incaricati della documentazione presso la Motorizzazione di Mantova. Le accuse nei loro confronti erano di sostituzione di persona, falso in certificati pubblici e falso ideologico.
La pm Lidia Anghinoni aveva poi chiesto di ritirare le accuse nei confronti di tutti eccetto che di Marchese e  Traiano. Il primo è stato condannato a sei mesi, mentre il secondo dovrà scontare un anno e quattro mesi in quanto recidivo. Assolti invece tutti gli altri imputati.

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