Morte Ghirardini: rinvio udienza per i fratelli Bozzoli

Nel fascicolo aperto per istigazione al suicidio risultano indagati Alex e Giacomo Bozzoli. Udienza rinviata al 13 luglio per analizzare nuovo materiale.

Brescia. Si apre una nuova pagina sul caso di Giuseppe Ghirardini, l’operaio della fonderia Bozzoli di Marcheno, dipendente dell’imprenditore Mario Bozzoli, scomparso misteriosamente dall’azienda di famiglia l’8 ottobre 2015 e per la cui morte è imputato un nipote, figlio del fratello, Giacomo.

Ghirardini venne trovato morto, sei giorni dopo la scomparsa del suo titolare, alle Case di Viso, in Valcamonica, ucciso da una capsula al cianuro.
La Procura di Brescia ha già archiviato due volte la richiesta di opposizione alla chiusura delle indagini sull’induzione al suicidio presentata dai familiari dell’uomo nei confronti dei fratelli Giacomo e Alex Bozzoli. L’ipotesi è che i due fratelli fossero intervenuti psicologicamente su Ghirardini spingendolo a compiere il gesto estremo.
Ora la difesa dei fratelli Bozzoli ha chiesto e ottenuto un rinvio al 13 luglio per visionare le nuove intercettazioni telefoniche e ambientali disposte durante le indagini sul secondo ricorso.