Bozzoli, morte Giuseppe Ghirardini: altri 6 mesi di indagini

Il giudice: indagini non complete. Chiede che vengano risentiti dipendenti e testimoni che hanno già parlato.

(red.) E’ destinato a tornare di attualità il capitolo investigativo della morte di Giuseppe Ghirardini, l’operaio della fonderia Bozzoli di Marcheno che venne trovato morto, con un’esca di cianuro nello stomaco, a Case di Viso a Ponte di Legno il 15 ottobre del 2015. Cioé una settimana dopo il suo datore di lavoro Mario Bozzoli. Vicenda per la quale è in corso il processo a carico del nipote Giacomo.

Il giudice Elena Stefana si è opposta alla richiesta di archiviazione presentata dalla procura generale e disponendo nuove indagini. Per la morte dell’operaio sono indagati Alex e Giacomo Bozzoli accusati di istigazione al suicidio e ora sono stati concessi altri sei mesi di tempo per approfondire le indagini.

Periodo durante il quale dovranno essere di nuovo sentiti i dipendenti della fonderia fallita e alcuni testimoni che avevano detto di aver trovato l’auto dell’operaio vicino a Case di Viso e una vettura con a bordo Adelio Bozzoli e uno dei figli.

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