Broletto, al via i lavori della commissione Expo

Da mercoledì 11, iniziano le audizioni di comuni, consorzi ed altri enti locali. Il presidente del consiglio Faustini: "Non è il solito gettonificio".

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(red.) Entrano nel vivo i lavori della Commissione provinciale Expo, istituita con delibera del Consiglio provinciale di Brescia a luglio 2013 e con scadenza il 31 dicembre.
Obiettivo della Commissione presieduta da Isidoro Bertini, è di fare da raccordo tra i diversi enti del territorio, dai comuni ai consorzi, raccogliere le loro istanze e proposte sull’Expo, e portarle agli otto tavoli tematici dell’Associazione temporanea di scopo istituita dalla Camera di Commercio, Comune, Aib, università statale e Cattolica e associazioni di categoria.  «Abbiamo istituito questa commissione», ha spiegato il presidente del Consiglio provinciale Bruno Faustini, «non per dar vita all’ennesimo gettonificio o per moltiplicare le commissioni, ma per fare sintesi. In alternativa, avremmo dovuto unificare altre commissioni, come quella per l’agricoltura e la cultura. Non solo, dunque, non è costosa, ma è anche utile».
Il presidente Bertini ha sottolineato come la nuova commissione sia arrivata un po’ in ritardo rispetto al calendario di Expo. «Stiamo comunque recuperando il tempo perso. Abbiamo ottenuto di far parte anche noi dei tavoli tematici già avviati. Per ogni tema, i commissari designati porteranno le istanze raccolte dal territorio. Ai tavoli, infatti, sedevano soprattutto realtà private, mentre mancava un’istituzione pubblica che facesse da raccordo». Da mercoledì 11 settembre partirà il calendario di audizioni, che si concluderanno giovedì 12. A complicare i lavori della commissione è la scadenza fissata dalla delibera al 31 dicembre, data fissata perché non era ancora ben chiaro il destino delle Province. «Vista l’importanza della commissione», ha precisato Faustini, «non escludiamo un prolungamento».
Secondo la vicepresidente Laura Parenza, consigliere provinciale e del Comune di Brescia, «il lavoro in vista di Expo deve essere preparato bene. Il nostro territorio già si occupa di sviluppo sostenibile, e lo fa con l’impegno delle singole aziende, delle scuole, dei comuni. Brescia dovrà portare in quella piattaforma mondiale tutta la sua tradizione e le sue eccellenze, se vogliamo che l’Expo sia una vera opportunità».

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