Lega, “un contributo etico dai locali con slot”

E' la proposta di legge presentata dal Carroccio per combattere la ludopatia. Ai bar con macchinette mangiasoldi si chiederebbe di versare 50 euro.

(red.) Un contributo etico di 50 euro per ogni slot machine, per finanziare le misure contro la ludopatia.
E’ la proposta di legge della Lega Nord, presentata dal consigliere regionale, nonché  ex vicesindaco di Brescia e segretario provinciale del Carroccio Fabio Rolfi. Considerando che in Lombardia sono presenti e attive 80 mila macchinette, la Lega calcola che si avrebbero a disposizione circa 4 milioni di euro. Di questi, 2 milioni sarebbero destinati ad incentivi economici per chi disinstalla o non ha mai avuto slot nel suo locale, mentre le risorse rimanenti sarebbero finalizzate alla prevenzione e alla cura delle ludopatie.
Secondo la proposta, poi, i locali “Slot Free” avrebbero una riduzione del 50% della quota IRAP regionale, pari a un ottavo del totale dell’imposta. Per fare un esempio, se l’importo IRAP da versare è di 2 mila euro, lo sgravio fiscale per l’esercente sarà di 250 euro. La legge prevede inoltre titoli di premialità sui bandi e sui finanziamenti regionali e la possibilità per i Comuni di concedere una diminuzione per le tasse locali quali TARES o IMU. Infine, dovrebbe essere uno speciale contrassegno regionale per i locali Slot Free. Previsti, inoltre, corsi di formazione per i titolari degli esercizi commerciali e per la polizia locale, che potrà così effettuare controlli più mirati e incisivi nei locali, con verifiche anche sulla regolarità delle macchinette da gioco.
“Crediamo che la nostra proposta”,  afferma Rolfi, “di un contributo etico di 50 euro per ogni slot machine sia del tutto equilibrata e sostenibile. Lo diciamo con cognizione di causa, dato che nelle audizioni in Commissione gli stessi rappresentanti di categoria hanno fornito alcuni dati riguardanti le macchinette da gioco in Lombardia, segnalando fra l’altro che il guadagno medio, al netto delle tasse, di una slot è di circa 500 euro al mese. Ci pare quindi che una cifra di 50 euro all’anno, come forma di compartecipazione ai costi derivanti dalla ludopatia, sia
assolutamente ragionevole.
D’altra parte riteniamo corretto che la Regione adotti misure incentivanti per chi, in maniera virtuosa, ha deciso di non ospitare le macchinette nel proprio locale, dagli sgravi fiscali al riconoscimento di punteggi maggiori nella partecipazione a bandi e finanziamenti regionali”.

 

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