Affitti, calano i fondi dalla Regione

Il Pirellone ha abbassato i contributi da erogare. A Brescia destinati 500mila euro che, uniti ai 250mila stanziati dalla Loggia, consentiranno di liquidare 700 domande.

(p.f.) Riapre lo sportello comunale per l’affitto 2012, ma con qualche differenza in negativo rispetto al passato. Colpa del delicato momento economico che ha costretto Regione Lombardia ad abbassare i contributi da erogare (12milioni quest’anno contro i 40 dello scorso anno). A Brescia arriveranno così circa 500mila euro più 250 messi dalla Loggia (già approvata la determina dirigenziale che conferma lo stanziamento), per un totale di circa 750 mila euro.
“Non è neanche stato semplice trovare questi soldi”,ha spiegato l’assessore alla casa Massimo Bianchini, “viste le difficoltà del bilancio, ma è comunque un segnale che l’amministrazione lancia. Consideriamo poi c’è sempre anche il fondo di 270mila euro per l’emergenza sfratti”. Cosa prevede, dunque, il nuovo Fsa, fondo regionale finalizzato all’integrazione del canone di locazione ai nuclei famigliari con disagio economico acuto? Le iscrizioni sono aperte da lunedì 3 settembre e si chiuderanno il 31 ottobre.
Prima novità, rispetto agli scorsi anni, la domanda si consegna solo in Comune, negli uffici di Piazza Repubblica e non più anche ai Caf, che invece mantengono però il loro ruolo informativo. Già il primo giorno di apertura, gli uffici dell’assessorato alla casa hanno contato 55 persone.
“Per quest’anno, pensiamo possano essere liquidate circa 700 domande”, ha proseguito Bianchini, “mentre lo scorso anno su 3.000 richieste ne avevamo soddisfatte 2.405”. A giocare un ruolo determinante in questa flessione negativa, non solo la quota di contributi messi a disposizione da Regione e Comune, pari a 1.750.000 euro (lo stanziamento complessivo era stato di 1.900.000 euro, di cui 1.650.000 dalla Regione), ma anche il tetto dell’Isee-Fsa. Nel 2011, ad esempio, una persona poteva accedere ad contributo con un Isee-Fsa di 12mila euro. Quest’anno, non deve superare i 4.000 euro.
“E’ un po’ una conseguenza del minore stanziamento”, ha spiegato il responsabile del settore Alberto Berardelli, “si può prevedere dunque una forte contrazione di potenziali fruitori, ovvero le famiglie che sono già in una fase di grave disagio economico”.
Vero è che l’Isee-Fsa è leggermente diverso dal normale Isee, poiché si considera il reddito netto. “Si tratta comunque di redditi da 350 euro al mese. Altra novità”, ha continuato Berardelli, “la Regione ha stabilito che anche il proprietario abbia un ruolo. Tra i documenti che l’inquilino deve presentare, infatti, c’è anche un modulo in cui il proprietario si dichiari disponibile o non disponibile a ricevere il contributo direttamente dalla Regione in luogo dell’inquilino”.
La disponibilità implica alcuni requisiti: il proprietario deve infatti essere disposto a non aumentare per un anno il canone di locazione ovvero, se è in scadenza, deve essere disponibile a rinnovare il contratto. “Ad ogni modo, senza la dichiarazione di adesione o meno del proprietario, non è possibile procedere all’erogazione del contributo, passaggio obbligatorio che può complicare la vita all’inquilino”.

 

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