“Ergastolo per Guglielmo Gatti”

Lo ha chiesto il pm Claudia Moregola durante la requisitoria dell'accusa.


(red.) Ergastolo con isolamento diurno per tre anni. Questa la pena chiesta dal pm Claudia Moregola per Guglielmo Gatti, 42enne accusato di aver ucciso e fatto a pezzi gli zii Aldo Donegani e Luisa De Leo. Nel corso della requisitoria di questa mattina il magistrato bresciano, rimasto solo a sostenere l’accusa dopo il trasferimento a Parma del sostituto procuratore Paola Reggiani, ha mantenuto la linea sostenuta nel corso delle 16 udienze precedenti.
Secondo il pm non c'è alcun dubbio sulla colpevolezza di Gatti e non esistono elementi a suo discarico. Il delitto, come è stato detto durante la requisitoria, durata quasi sei ore, sarebbe frutto di "un dolo freddo", riconducibile a una personalità  "asettica e calcolatrice che ha premeditato tutto nei minimi  dettagli". L’accusa ha chiesto anche che venga riconosciuta la  premeditazione.
Già nel pomeriggio, spazio alle richieste di difesa e parte civile, che probabilmente proseguiranno anche nella giornata successiva. Forse mercoledì potrà essere emessa la sentenza di primo grado.
I coniugi vennero uccisi il 20 luglio del 2005. Dopo alcune ricerche sulle colline nei pressi di Sant'Anna, quartiere cittadino in cui la coppia risiedeva, i corpi furono trovati a pezzi in alcuni sacchi della spazzatura, buttati tra il Basso Sebino e la Valcamonica: a Provezze di Provaglio e sul Passo del Vivione.

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