Tram di Brescia: il Comune stanzia 11 milioni per gli espropri

Le zone interessate sono 133, per un totale di oltre 111mila metri quadrati. A questa somma si aggiungono 3 milioni di euro stanziati per le compensazioni a chi subirà danni economici durante i lavori.

Brescia. Nel pomeriggio di giovedì alla Loggia è stata è presentata una road map del progetto del tram. Ad illustrare tutti i passaggi della realizzazione dell’infrastruttura è stato il vicesindaco e assessore alla mobilità Federico Manzoni, nel corso della Commissione presieduta da Francesco Tomasini.
Le novità positive sono due: la prima è che la Conferenza dei servizi decisoria ha dato esito positivo al progetto, il che rappresenta un passaggio amministrativo fondamentale. La seconda è che il Comune ha prorogato i termini per presentare eventuali osservazioni riguardo agli espropri, la nuova scadenza è stata fissata al 5 febbraio.
Il costo preventivato dell’opera è poco meno di 426 milioni e 400 mila euro. Quasi tutti saranno coperti con un finanziamento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 422.637.020,27 euro. Il Comune dovrebbe dunque coprire solamente 3.742.641,41 euro, ma pare che a questi si sommerà una cifra non indifferente per gli espropri e le compensazioni.
Le zone soggette a esproprio saranno 133. 39 sono urbanizzate, ovvero si tratta già di strade, marciapiedi o spazi aperti. In totale, la superficie coinvolta è di 111.654 metri quadrati, di cui 86.900 sono depositi e parcheggi scambiatori. Il tram sarà invece realizzato in sede propria nel 72% del tracciato.
Non mancano le preoccupazioni dei residenti, a cominciare da chi abita alla Pendolina. Qui, in via Montiglio, dovrebbe essere espropriata un’area verde condominiale e una quarantina di parcheggi.
All’elenco degli espropri si aggiunge quello delle proprietà che saranno occupate temporaneamente per i cantieri: in totale 139 aree. Una mappatura dettagliata arriverà però solo dopo l’approvazione del progetto esecutivo. Le opposizioni hanno chiesto di mettere a preventivo una somma per gli indennizzi a chi subirà un danno economico dai lavori. La Loggia ha già preventivato 15 milioni di euro: 8 milioni andranno per gli espropri, 3 per eventuali indennizzi e 4 per la comunicazione.

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