Morti bianche, in sette mesi 15 vittime nel bresciano

Brescia. Dall’inizio dell’anno, in Italia, sono morti 909 lavoratori, 476 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade.
In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’Inail (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.
E’ il report sui primi sette mesi del 2022 redatto da Carlo Soricelli che ha aperto il suo “Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro” il 1° gennaio 2008 «per non dimenticare i sette operai della Thyssen Krupp di Torino morti poche settimane prima».

I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

Dall’inizio del nuovo anno sono 111 agricoltori schiacciati dal trattore, 68 gli autotrasportatori deceduti.
Nel tragico conteggio dell’Osservatorio, non vengono computate le morti da Covid 19 e, viene spiegato, «non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente- spiega Soricelli- che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro».

In Lombardia le morti bianche sono state complessivamente, fino ad oggi, 60 : a Milano e Brescia il numero più alto, con 15 vittime; terzo posto per Lecco (7), seguita da Bergamo (6),  Mantova (4), Monza Brianza (3), Pavia (3), Sondrio (1), Varese (2), Como (2), Cremona (3). Nessuna vittima nel Lodigiano.