Isis, foreign fighter finito in carcere si difende

Ieri il presunto terrorista è stato interrogato a Canton Mombello dal giudice dopo l'arresto della scorsa settimana. Ma lui smentisce tutte le accuse.

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(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 1 luglio, nel carcere di Canton Mombello a Brescia è stato interrogato Samir Bougana, il 25enne nato a Gavardo e di origine marocchina riportato in Italia dalle forze dell’ordine per le accuse di aver combattuto con l’Isis e di aver seguito un percorso di radicalizzazione. Davanti al giudice delle indagini preliminari, il giovane ha risposto alle domande e raccontato la sua versione dei fatti, ma smentendo tutti i capi di accusa che gli vengono contestati. Infatti, ha detto di non aver mai ucciso nessuno e nemmeno di aver combattuto.

Il 25enne dalla provincia di Brescia si era trasferito in Germania dove avrebbe iniziato il percorso al fianco dell’Isis, si è sposato e poi spostato in Turchia e in Siria. A settembre 2018, nel momento in cui stava per tornare in Turchia al consolato italiano, venne arrestato dalle forze democratiche curde e infine, nei giorni precedenti a martedì 2 luglio, consegnato alle autorità italiane. In Siria sono rimasti la moglie e tre figli avuti da lei. Per gli inquirenti, la figura di Bougana può essere utile per capire come si arruolano i foreign fighters.

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