Brescia, “Del silenzio non si può tacere” Giuseppe Fabiano e Stefano Sinelli lunedì alla Sala Libretti

Gli autori esploreranno il tema del silenzio quale tempo e spazio diverso, non vuoto, per parlare con sé e riconciliarsi con il passato e con l’ignoto, oltre la soglia del fine vita.

Brescia. Lunedì 6 maggio si terrà, alle ore 18,00 presso la Sala Libretti del Giornale di Brescia, in via Solferino 22 a Brescia, la presentazione del libro “Del silenzio non si può tacere”, di Giuseppe Fabiano, professore universitario, psicoterapeuta e direttore del Centro di Salute Mentale di Roma 6, e di Stefano Sinelli, psicologo e insegnante di mindfulness. Gli autori esploreranno il tema del silenzio quale tempo e spazio diverso, non vuoto, per parlare con sé e riconciliarsi con il passato e con l’ignoto oltre la soglia del fine vita. Uno spazio anche per accompagnare il morente, attraverso un ascolto attivo ed emotivo seppure muto, fatto di presenza e sguardi capaci di arrivare dove le parole non possono più giungere. 

incontro sul fine vita
locandina dialoghi sull'eternità
locandina dialoghi sull'eternità

La rassegna “Dialoghi sull’Eternità” è nata nel 2022 da un’idea e dall’investimento delle Onoranze Funebri Generali di Brescia, che hanno trovato l’adesione immediata e convinta della prof.ssa Ines Testoni, che assumendone con generosità la direzione scientifica, l’ha arricchita delle relazioni nazionali ed internazionali legate alla sua reputazione e competenza. Nell’Associazione Oltrepassando di Brescia si è individuato il motore organizzativo, e nel Sindaco del Comune di Brescia un alleato sin dalla nascita, insieme alla direttrice Nunzia Vallini del Giornale di Brescia.
♦ La seconda edizione,di  Dialoghi sull’Eternità con queste solide e confermate basi, ha così potuto allargarsi e coinvolgere altri enti e amministrazioni: oltre all’Università degli Studi di Padova quest’anno si sono affiancate con energia e competenza l’Università degli Studi di Brescia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Al Comune di Brescia che ha confermato la sua collaborazione e patrocinio, si è aggiunto il comune di Borgosatollo. Il risultato è una direzione scientifica femminile e plurale, otto eventi con diversa natura e linguaggi, due territori, sei luoghi diversi, cinque associazioni di volontariato, ventiquattro diversi cultori del tema, che ci porteranno come sempre con passione e competenza nelle loro esperienze e arti, il patrocinio di tre Università e della Federazione Nazionale Cure Palliative.
La proposta parte anche quest’anno da un dato di realtà, forse sotterraneo, ma esistenzialmente fondante.
L’11,9% degli italiani non ha qualcuno con cui parlare dei propri problemi personali. Il 13,2% degli over 16 non ha una persona alla quale chiedere aiuto. Un italiano su otto si sente solo. Se ci sentiamo e siamo soli, nelle nostre case, nelle nostre comunità, come possiamo affrontare il dolore, la fragilità, le perdite, senza che la paura si trasformi in rabbia, rancore, depressione?
Da queste domande è nata la proposta della seconda edizione, per arricchire le nostre conoscenze, riflessioni, emozioni, e condividerle, per non morire da soli ma riscoprire cure, relazioni, diritti e vicinanze.
♦ «Entreremo in punta di piedi nelle nostre case. La casa è stata a lungo il luogo dove si nasceva, ci si sposava, si moriva. Ogni evento trasformativo veniva annunciato e vissuto aprendo le porte alla comunità e poi con essa ci si recava, in processione, nei luoghi istituzionali riconosciuti, dove gli agenti emotivi della trasformazione, la gioia e il dolore, diventavano occasione di memoria, dell’appartenenza e della responsabilità, collettiva e pubblica, di accompagnare il nuovo nato, la nuova coppia, portando il saluto a chi va e a chi resta.
Oggi la maggior parte di noi abita in appartamenti. Anche il tessuto delle nostre comunità è più fragile, perché composto dalla frammentazione dei nuclei e dei ritmi di vita».
Davanti a questi cambiamenti sociali e antropologici, è stato scelto di proporre incontri e testimonianze che permettano di conoscere come si sono attivate la scienza, la solidarietà, la ricerca, la legislazione, i diritti e diverse forme d’arte, per potercene prendere cura. Per aiutarci a sentirci concretamente meno soli e, perché no, più solidali.
Tutti gli eventi sono gratuiti. Il programma dettagliato è visibile sulla pagina Dialoghi sull’eternità.
Per info e prenotazioni oltrelafinitudine@gmil.com

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