Piantata soia in terreni contaminati da Pcb

In via del Serpente, a Brescia, nei guai l'azienda agricola Piovanelli, che non ha rispettato le ordinanze del sindaco sui terreni contaminati del caso Caffaro.

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(red.) Coltivavano soia senza curarsi dei divieti del sindaco di Brescia, che proibisce la semina nei terreni contaminati da Pcb e diossine.
E’ stato durante i controlli di routine, eseguiti nell’ambito dell’ordinanza sindacale Caffaro, che gli agenti della polizia Locale di Brescia si sono accorti che un’azienda agricola di via del Serpente coltivava soia, non rispettando i divieti.
L’azienda agricola Piovanelli, spiega una nota, avrebbe potuto produrre mais in granella, unico cereale che è consentito coltivare nei terreni contaminati, ma nel campo cresceva soia. Gli agenti si sono subito accorti che le piantine appartenevano a una specie non consentita, ma hanno convocato un agronomo del comune per avere conferma dei loro sospetti.
Chiarito che si trattava inequivocabilmente di soia, lunedì mattina alle 8 il campo è stato posto sotto sequestro preventivo, come disposto dalla Procura di Brescia.

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