Desenzano, 20mila pezzi di plastica sulla spiaggia

Sul litorale raccolte migliaia di "biomasse ader" in uso al depuratore di Tremosine. Potrebbero essere ancora quelle cadute nel lago l’estate scorsa a luglio.

 

(red.) L’estate scorsa (per la precisione a luglio) sulle spiagge gardesane tra Campione, Manerba, Moniga, Desenzano e Peschiera erano comparsi migliaia di piccoli oggetti in plastica color bianco o nero.
Oggetti misteriosi che avevano scatenato le ipotesi più bizzarre e assurde sulla loro provenienza e su cosa effettivamente fossero. Alla fine si capì che si trattava degli elementi portanti del biofilm con cui funziona il nuovo depuratore in galleria di Tremosine-Limone, che impiega la tecnologia Mbbr (MovingBedBiofilmReactor). Sono cioè il supporto di crescita della flora batterica che ha come compito la demolizione del materiale organico, rendendo possibile il riutilizzo delle acque così trattate.
Ebbene ora il problema si è ripresentato, ma stavolta gli strani oggetti sono approdati solo sulle spiagge desenzanesi.
A lanciare il nuovo allarme è l’assessore all’Ecologia Maurizio Maffi. Maffi ha spiegato che le prime segnalazioni da parte di alcuni ambientalisti sono pervenute 45 giorni fa. Con l’aiuto di volontari è stata effettuata, a più riprese, la pulizia delle spiagge Feltrinelli, Spiaggia d’Oro e Desenzanino. Ne sono stati raccolti 5 sacchi da 2 chili l’uno, per un totale di 20mila pezzi dal peso di circa mezzo grammo ciascuno.
Come ha specificato l’assessore, i tecnici hanno stabilito che si tratta di “biomasse ader”, cioè corpi di riempimento delle vasche impiegati, si crede, nel depuratore dell’alto lago, collocato nella galleria di Tremosine. Sono piccoli supporti plastici sui quali cresce il fango.
Appurato che il loro numero cresceva dopo le lagheggiate, Maffi ha provveduto ad informare dell’accaduto Garda Uno. Ora l’obiettivo è appurare se si tratta di quantità residue finite nel lago l’estate scorsa oppure se ci sono altri problemi.
In questa direzione si è mossa la direzione di Garda Uno che ha sollecitato la Saceccav, ditta costruttrice e gestore del depuratore, ad accertare la provenienza dei piccoli oggetti plastici e a procedere con l’immediata rimozione.
Dal canto suo, la ditta, per voce di un tecnico, ha fatto sapere di aver già effettuato sopralluoghi nelle spiagge di Campione, Manerba e Desenzano, e solo in quest’ultima  località ha trovato qualche “corpo di riempimento”. Si tratta di quantità modestissime. Inoltre, ha specificato l’azienda, questi piccoli oggetti non sono mai entrati in contatto con i liquami. L’estate scorsa potrebbero essere finiti a lago nella fase di costituzione delle scorte, fuoriusciti dai sacchi da 2 metri cubi scaricati sul ponte di accesso alla galleria. Ѐ escluso possano essere usciti dal depuratore, cosa fisicamente impossibile come ha certificato l’Arpa. Probabilmente si tratta di residui dell’estate scorsa mossi dalle burrasche invernali.

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