Garza e Mella, sì allo studio idrogeologico

L'assessore regionale al Territorio, Daniele Belotti, ha firmato, in mattinata, nella sede territoriale di Brescia, lo schema di accordo per la sua realizzazione.

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(red.) Sì farà lo studio idraulico e idrogeologico dei fiumi Mella e Garza.
L’assessore regionale al Territorio, Daniele Belotti, ha firmato, in mattinata, nella sede territoriale di Brescia, lo schema di accordo di collaborazione per la redazione di uno studio idraulico e idrogeologico, a scala di sottobacino idrografico, dei fiumi Mella e Garza, nell’ambito del territorio della comunità montana della Valtrompia.
Il testo dell’intesa, sottoscritto, oltre che da Regione Lombardia, da Provincia di Brescia, Comunià? Montana della Valtrompia e Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), è stato approvato dalla Giunta regionale il 20 ottobre scorso. Lo studio, finalizzato alla definizione degli interventi prioritari e delle azioni da intraprendere per la sicurezza del territorio, a difesa delle frequenti piene ed esondazioni dei fiumi Mella e Garza e dei corsi tributari, è propedeutico per indirizzare al meglio gli interventi di mitigazione del rischio idraulico per le popolazioni, la viabilità, le attività economiche e agricole.
“Questo nuovo studio”, ha dichiarato Daniele Belotti, “che va ad aggiungersi a quelli sottoscritti nei mesi scorsi per altre aree della regione, tra i quali quello per i quartieri della città di Brescia San Polo e Sant’Eufemia per il Torrente Garza (gennaio 2011) e quello per la città di Brescia e la Franciacorta Orientale per i torrenti Solda, Canale, Livorna, Gandovere e Mandolossa (giugno 2011), confermano l’impegno della Regione nella tutela del territorio bresciano da allagamenti ed
esondazioni”.
“Un impegno importante”, ha concluso l’assessore, “che stiamo portando avanti in stretta collaborazione con i Comuni e le Comunità montane interessate”. Il finanziamento dello studio – il cui costo complessivo è di 100mila euro – è sostenuto per il 50 per cento dalla Comunità Montana e per il restante 50 per cento da Regione Lombardia.

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