Brescia, A.A.A. operai specializzati cercasi

Secondo Excelsior-Unioncamere, nella provincia di Brescia, nel primo trimestre 2014, si prevedono nell’industria 750 assunzioni nel settore meccanico.

(red.) Le imprese della meccanica e della subfornitura lombarda, in linea con l’andamento nazionale, lanciano segnali positivi sul fronte dell’occupazione. Il numero di addetti nel 2013, rispetto al 2010, si è mantenuto complessivamente stabile per il 53,7% delle aziende e il 26% ha dichiarato addirittura una crescita. Nei prossimi 12 mesi, ben il 75,9% dichiara di non voler ridurre l’organico, contro un 20,4% che prospetta incrementi e solo un 3,8% che prevede cali.
Questa la fotografia delle imprese del comparto della meccanica e della subfornitura  della Lombardia scattata da Senaf in occasione di MECSPE, la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione (Fiere di Parma, 27 -29 marzo), punto di riferimento per il settore, che mette in mostra l’innovazione tecnologica applicata all’industria manifatturiera, attraverso aree in cui grazie a macchinari funzionanti vengono mostrati processi e lavorazioni dal vivo. Cuore mostra dell’edizione 2014 sarà l’iniziativa “Fabbrica Digitale – oltre l’automazione”, progetto di integrazione digitale dei sistemi e sottosistemi che compongono una moderna fabbrica, a cui si affianca l’area “3D Print Hub”, prima tappa del roadshow che culminerà, a inizio 2015 a Fiera Milano, nell’evento internazionale in cui si farà il punto sui trend e gli sviluppi futuri del settore.
La formazione dei lavoratori per le imprese lombarde del comparto è quindi un asset fondamentale e ben l’86,6% prevede investimenti in tal senso. In particolare il 31,3% prevede fino a 10 ore di aggiornamento; il 26,1% tra le 11 e le 20; il 20,1% tra le 21 e le 30 e il 9% oltre le 31 ore. Anche nei prossimi 12 mesi, nonostante una situazione economica che obbliga a oculati investimenti, il budget destinato all’aggiornamento per chi opera nell’area della progettazione e della produzione non verrà ridotto (lo afferma il 69%) e c’è chi addirittura (20%) pensa di incrementarlo.
«La ricerca condotta in occasione di MECSPE fornisce indicazioni interessanti sul comparto – commenta Emilio Bianchi, Direttore di Senaf –.  Le aziende, nonostante le numerose difficoltà date dall’attuale contesto economico, hanno reagito positivamente continuando a investire nella formazione ed evitando, quando possibile, di ridurre l’organico per limitare i costi. Un chiaro segnale che le imprese hanno compreso l’importanza strategica del fattore umano: un elemento su cui bisogna puntare se ci si vuole misurare in un mercato globale, che richiede elevata specializzazione ed eccellenza nella produzione. Guardando ai profili richiesti dall’industria, infatti, si vede come la ricerca sia indirizzata verso profili che abbiano maturato competenze specifiche nel settore, come gli operai specializzati o i conduttori di impianti e macchinari.
Una consapevolezza che, come dimostra la nostra indagine, si ritrova anche nella minore criticità attribuita dagli imprenditori al costo del lavoro, un tema sicuramente importante per le aziende, ma che invece non è visto come elemento di particolare preoccupazione, come lo sono invece burocrazia e aspetti fiscali».
Tornando all’indagine, per ricercare operai e tecnici specializzati, la maggior parte delle aziende lombarde (56,9%) si affidano alla “scuola” e in particolare agli Istituti tecnici (31,4%) e a Istituti/scuole professionali (25,5%). Anche le Agenzie di ricerca del personale, con il 51% delle preferenze, sono una fonte molto utilizzata. In misura nettamente minore le aziende scelgono di fare inserzioni (15,7%), di utilizzare gli uffici di collocamento (7,8%) o di affidarsi alla lungimiranza dei propri competitor e ‘pescare’ nel loro bacino dipendenti (7,8%).
Per assecondare invece i flussi incostanti di lavoro e sopperire ai vincoli previsti dalle assunzioni sono sempre le agenzie interinali i primi interlocutori delle imprese (39,2%) mentre il 25,5% preferisce comunque non assumere e l’11,8% sceglie prestatori d’opera occasionali.
Ma quali sono le figure che l’industria ricerca maggiormente nella provincia di Brescia?
Nella provincia di Brescia, secondo i dati Excelsior-Unioncamere ed elaborati da Senaf in occasione di MECSPE (Fiere di Parma, 27 -29 marzo), nel primo trimestre 2014 si prevedono 2.830 assunzioni. Di queste il 26,5%, pari a 750, riguardano l’industria, con contratti che saranno a tempo determinato per circa il 59% e indeterminato per il 30%. Un dato che non indica un incremento di occupazione sul territorio perché non considera le cessazioni di rapporti lavorativi, che possono superare i nuovi ingressi.
Nello specifico: le industrie metalmeccaniche ed elettroniche prevedono di assumere, in questi primi tre mesi dell’anno, 580 operatori (77,3% del totale industria); le “Altre industrie” 170 (22,7%).
Il profilo più ricercato è quello di operai specializzati e di conduttori di impianti e macchinari (54,6%); il 62,9% richiede in generale esperienza specifica e sul fronte dell’istruzione ben l’83,6% gradisce il titolo di studio, in particolare il diploma. Il candidato ideale è maschio mentre sull’età le aziende sono divise.

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