Finanziano terroristi, inizia processo a Brescia

Ieri la prima udienza in tribunale a carico di 13 imputati che avrebbero raccolto del denaro per l'esercito libero in Siria e contro il governo di Assad.

(red.) Ieri mattina, martedì 2 luglio, in tribunale a Brescia è iniziato un processo a carico di tredici imputati – una donna italiana e dodici tra siriani e marocchini – per aver usato del denaro e riciclato altri soldi dall’immigrazione clandestina per finanziare l’Esercito siriano libero e di Al-Nusra contro il governo di Assad. Agli accusati vengono contestati l’associazione con finalità di terrorismo, riciclaggio, finanziamento del terrorismo e l’intermediazione finanziaria abusiva.

Il giudice ha poi aggiornato il processo al 17 luglio per valutare una serie di eccezioni. Per esempio, alcuni imputati sono detenuti nel carcere di Sassari, ma ci sarebbe anche una questione di competenza territoriale perché pare che i reati siano stati commesse in province diverse da quella bresciana. Tuttavia, Brescia ha lanciato le indagini che nel 2018 aveva portato ad arrestare quattordici persone tra Lombardia, Sardegna, Veneto ed Emilia Romagna.

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