Dagli scout all’impegno politico, chi è Laura Castelletti, prima sindaca di Brescia

La prima donna eletta alla guida di Palazzo Loggia ha una lunga gavetta politica alle spalle, costruita passo passo fin dalla gioventù. Prima con i socialisti, poi, dal 2008 senza più tessere politiche. Dalla presidenza del consiglio comunale al ruolo di vice di Del Bono, alle elezioni vinte al primo turno.

Brescia. Laura Castelletti è la prima donna sindaco nella storia di Brescia. Dopo 10 anni nel ruolo di vice con Emilio Del Bono, Castelletti ora è alla guida dell’amministrazione, ma, come già ha annunciato, il suo sarà un lavoro di squadra.
Non vuole fare la prima donna, insomma, Laura, che può vantare una lunga gavetta politica alla spalle, costruita pezzo per pezzo a partire da quando, giovanissima, entrò nel movimento giovanile del Partito socialista. “Carriera” da scout da annoverare tra le esperienze di gioventù, una sorta di “cifra stilistica” di quello che vuole essere il suo mandato, ovvero improntato alla collaborazione e alla coesione di gruppo.
Castelletti approda, under 30, in Loggia, con il Partito Socialista Italiano, nel 1991: mentre lavora come tecnico di laboratorio all’Istituto farmacologico dell’Università di Brescia, impiego che poi lascerà per dedicarsi in toto alla politica.
Nel 1998 viene nominata presidente del Consiglio comunale con la giunta guidata da Paolo Corsini. Un periodo difficile per Castelletti, chiamata ad affrontare una sfida personale con la malattia. Nel 2008 non rinnova la tessera del Partito Socialista Italiano e fonda la sua associazione civica “Brescia per Passione” con la quale correrà alle elezioni dello stesso anno, del 2013 e del 2018.
Scelta come vicesindaco da Emilio Del Bono (Pd), che le affida anche la delega per la Cultura, traghetta la Leonessa alla candidatura, con Bergamo, di Capitale della Cultura, investitura che arriva proprio nel 2023, anno intenso di eventi, con l’addio del primo cittadino eletto in Regione e la scelta di candidarsi alle amministrative, vinte con una coalizione di centrosinistra (ma Castelletti non ha tessere di partito ed è definibile piuttosto come civica) che la porta a staccare nettamente al primo turno l’antagonista del centrodestra Fabio Rolfi (Lega).
Ora si apre la sfida dell’amministrazione, che la neoeletta sindaca ha già dichiarato sarà improntata a “collaborazione” e “confronto”, anche con gli avversari politici.

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