La paghetta ai figli? Utile per 8 bresciani su 10

Secondo l’Osservatorio Sara Assicurazioni, l'80% degli intervistati ritiene sia un utile strumento per insegnare il valore del denaro e del risparmio.

Brescia. La paghetta per i figli? Una pratica longeva che sembra godere di buona salute nelle famiglie a Brescia.
Secondo l’Osservatorio Sara Assicurazioni, infatti, otto bresciani su dieci (80%) la vedono come un modo utile per permettere alle ragazze e ai ragazzi di far qualche spesa in autonomia ma anche un’abitudine da portare avanti il più possibile con regolarità per responsabilizzarli sul valore del denaro e avvicinarli a una sua gestione consapevole.
Nell’era del digitale tradizioni pur radicate come questa convivono con soluzioni 4.0. Il risparmio per i figli prende sempre più la via dell’innovazione tanto che il 51% dei bresciani prevede di ricorrere in misura crescente all’online e alle app per informarsi e sottoscrivere soluzioni di risparmio dedicate.

Investire per il futuro dei figli, d’altra parte, è una componente centrale nelle decisioni di investimento di una famiglia. Ma a quali soluzioni guardano i bresciani? Ad esempio, a polizze per il risparmio e piani di accumulo anche di tipo previdenziale (35%), che offrono l’opportunità di accrescere il capitale in modo flessibile e conveniente in un orizzonte di medio-lungo termine. Ma anche al classico libretto di risparmio (22%) e all’investimento nel mattone (10%). Un altro 37% pensa a una polizza vita per proteggere i propri cari dagli effetti economici di eventi avversi come la non autosufficienza preservando il patrimonio di famiglia.

Ma c’è un momento in cui iniziare a investire per il loro futuro? La maggioranza dei catanesi ha le idee chiare: fin dalla loro nascita o comunque dalla tenera età (55%), un 25% dice dall’adolescenza e un altro 8% da quando sono maggiorenni.
Gli studi e la formazione sono la prima ragione per iniziare a risparmiare e investire per loro (41%). C’è poi l’acquisto della casa (22%). Per un 10% l’obiettivo è incrementare la loro futura capacità di spesa, mentre più di uno su quattro (27%) vorrebbe creare per loro, in via preventiva, un tesoretto a cui possano attingere in caso di spese impreviste nel corso della loro vita.

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.