Hopa riduce i debiti vendendo le partecipazioni bancarie

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Hopa taglia
i debiti
vendendo
le azioni
bancarie



(red.) Hopa, la merchant bank fondata da Emilio "Chicco" Gnutti fa la cura dimagrante per ridurre la posizione debitoria e per pagare il debito con il Fisco. La socetà bresciana ora guidata da Ettore Lonati ha infatti venduto in blocco per circa 330 milioni di euro tutte le proprie partecipazioni bancarie. Lo ha fatto in un momento difficile per le quotazioni azionarie, ma costretta dalle necessità di cassa e dall'impossibilità di reperire denaro fresco ricorrendo al credito.
Si tratta di azioni di Mps (1,5%), Unipol (2,7%), Ubi (1%) e Banco Popolare (1%), cedute grazie a un contratto derivato (chiamato equity swap) messo in piedi con Credit Suisse, che ieri aveva già piazzato sul mercato tutte le quote. Credit Suisse aveva già concesso un finanziamento a Hopa con la garanzia di quei titoli, che nel bilancio 2006 erano contabilizzati per un valore di 525 milioni di euro.
Il pacchetto di partecipazioni nel portafoglio di Hopa vede ancora il 3,72% di Telecom, il 25,9% di Sorin, il 2,6% di Snia e il 54,4% di Everel (ex Vemer Siber).
Dopo l'accordo con il fisco sulle imposte dovute per le plusvalenze della Bell (leggi qui), si stanno concludendo le procedure per la fusione con la finanziaria vicentina Palladio, di Roberto Meneguzzo e Giorgio Drago. Verrà costituita una nuova società che avrà il 51% di Hopa e il 100% di Palladio (leggi qui).

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