Inzino, il coro vola negli States

(red.) Quando si dice trovare l’America… In realtà sarebbe più vero il contrario. È infatti l’America (per l’esattezza l’ambasciata italiana a Washington) che tra le valli bresciane ha scovato un coro eccezionale e ha deciso di chiamarlo a rappresentare la cultura italiana.
In occasione de «2013 anno della cultura italiana» la formazione canora inzinese canterà in una serie di concerti a partire da quello nella casa italiana, poi nella chiesa del Santo Rosario, e ancora nell’ambasciata e nella sede statunitense della Beretta.
Niente Coro della Scala (anche perché forse troppo costoso), meglio il coro della montagna di Inzino. E c’è da credere che i 23 coristi (a cui si aggiunge il maestro Narciso Lancellotti) non si faranno spezzare la voce dall’emozione, considerata la grande esperienza internazionale che hanno accumulato negli anni.
Il coro infatti si è esibito in numerose località italiane ed estere fra le quali Svizzera, Polonia, Santiago de Compostela, Fatima. Nel 2004 e nel 2008 ha partecipato al VII e all’XI festival internazionale dei cori in alta Val Pusteria, mentre nel 2005 è stato chiamato a esibirsi a Mosca e S. Pietroburgo. Fondato nel 1955 da don Nicola Bragadina, la corale è stata la prima formazione della provincia a esibirsi con un repertorio montanaro. «Si tratta – dice il presidente del coro Cesare Giovanelli – di un’occasione importantissima per i nostri coristi e per il nostro territorio che sarà rappresentato al meglio nella terra del gospel».