Brescia, adescava bambini sui social: fermato presunto pedofilo

E' partita da un servizio de Le Iene l'inchiesta nei confronti di un 40enne bresciano che mandava messaggi sessualmente espliciti ad una bambina di sette anni. La madre della piccola ha registrato le conversazioni e le telefonate intercorse tra lei, che si fingeva la figlia, e l'uomo.

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Brescia. E’ partita da un servizio de Le Iene l’inchiesta nei confronti di un 40enne bresciano che mandava messaggi sessualmente espliciti ad una bambina di sette anni.
La madre della piccola, fingendosi la figlia, ha incastrato l’uomo, che, nelle conversazioni su un social network, si rivolgeva alla minorenne con frasi sessualmente esplicite. L’uomo aveva adescato la ragazzina dopo la pubblicazione di un video in cui la bimba era impegnata in un’attività sportiva. Dalle lusinghe all’approccio sessuale il passo è stato breve.
La bambina non è mai entrata in contatto direttamente con il presunto pedofilo perchè le foto e i video venivano postati con l’autorizzazione dei genitori e la madre ha subito intercettato i messaggi inviati dal bresciano.
La madre della piccola ha mostrato le chat intercorse con l’uomo che chiede sempre alla bambina di cancellare i messaggi e, con insistenza, di mandare foto in biancheria intima, chiedendole anche un incontro di persona, che viene concesso: una trappola per l’uomo che ha tentato poi di giustificarsi, ammettendo le proprie colpe e di «avere un problema».
Nella puntata del programma televisivo andato in onda martedì 7 maggio, è emerso che l’uomo , finito sotto indagine, avrebbe avuto analoghe conversazioni on line con altri bambini: l’inviata della trasmissione gli contesta la presenza di numerosi contatti con minorenni registrati nel telefonino.
A conclusione del servizio si vede il 40enne portato in questura da una volante della polizia. Nel cellulare dell’uomo sarebbe stato rinvenuto materiale pedopornografico. L’inchiesta è solo all’inzio.

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