Tremosine, dopo la frana la strada della Forra chiusa a tempo indeterminato

Un danno alla rete fognaria ha causato sversamento di liquami nel Garda. E venerdì, a Trento, in programma un sit in contro il progetto della ciclovia.

Tremosine. Resta chiusa a tempo indeterminato la strada della Forra a Tremosine, sull’Alto Garda bresciano.
«Per consentire lo svolgimento di ulteriori verifiche, la Provincia di Brescia ha rinviato l’apertura della Strada della Forra», ha informato il Comune di Tremosine. Riaperta, a senso unico alternato, nella giornata di martedì 19 dicembre, la «Tignalga» che collega Tremosine e Tignale, chiusa dalla fine di ottobre per uno smottamento provocato dal maltempo.
Lo smottamento di sabato scorso ha causato danni al depuratore di Limone-Tremosine e l’ultimo tratto della rete di collettamento fognario. Parte dei liquami sono scivolati nel Garda, con il conseguente danno ambientale.
Acque Bresciane ha convocato un tavolo tecnico per affrontare il problema e trovare una rapida risoluzione.

ciclovia GARDA

Intanto ha ripreso vigore, dopo la frana, la protesta di chi si oppone alla realizzazione della ciclovia del Garda, parte della quale dovrebbe essere realizzata proprio nella zona Nord della Gardesana, nel tratto interessato dal cedimento.
Il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda ha promosso, per venerdì 22 dicembre alle 11, un sit-in sotto il Palazzo della Provincia a Trento  per chiedere la sospensione del progetto.
«La sponda settentrionale del lago di Garda – dicono dal Coordinamento – è caratterizzato da alte falesie fratturate che costituiscono un grande pericolo per i futuri utenti della ciclovia per i quali non sarà mai possibile  garantire la sicurezza. Le opere di difesa progettate sono insufficienti a proteggere da crolli di media portata, tanto più da frane di grosso volume, mai escludibili, anche per l’aggravarsi dei fenomeni meteorologici dovuti al cambiamento climatico».
Il Coordinamento, oltre alla richiesta di sospensione del progetto, chiede alla regione di potenziar altre forme di trasporto e collegamento, come i battelli.

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