Sirmione, uccise la madre a calci e pugni: Andreoli vuole parlare con il pm

Ruben Andreoli, che la sera del 15 settembre scorso ha massacrato la madre, Nerina Andreoli, 72 anni, nella loro abitazione di Lugana, ha deciso di raccontare la propria verità al magistrato.

Sirmione. Si farà interrogare dal pm Ruben Andreoli, il 45enne magazziniere con la passione per l’automobilismo, che, lo scorso 15 settembre ha ucciso a calci e pugni la madre 72enne, Nerina Fontana, nella abitazione che condividevano a Lugana di Sirmione (Brescia).
L’uomo, che è sempre rimasto in silenzio, sia nel momento dell’arresto, sia davanti al Gip nell’interrogatorio di convalida del fermo, avrebbe deciso di spiegare alcuni aspetti della drammatica vicenda per la quale si trova in carcere dalla sera dell’efferato delitto.
Andreoli sembra infatti voler smentire che la lite scoppiata quel venerdì sera con la madre, alla presenza della moglie ucraina, sposata una decina di anni fa, non sia legata a questioni economiche.

omicidio Lugana di Sirmione

Il 45enne avrebbe infatti un contro bancario proprio, con una disponibilità maggiore di quella della madre. La coppia era appena tornata da un viaggio in Ucraina dove si recava tutte le estati per fare visita ai parenti della compagna di Andreoli: la famiglia della donna abita in una zona lontana dal conflitto in corso.
L’uomo non saprebbe spiegarsi il motivo della furia scatenatasi contro la madre, con la quale però i rapporti si erano deteriorati. Il 45enne potrebbe essere sottoposto ad accertamenti di natura psichiatrica.

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