Edolo, orso esce dal letargo e sbrana due asini

E' successo prima di Pasqua a Cortenedolo. M18, seguito da un pool di esperti del Trentino, tornando a "casa" dopo l'inverno si è imbattuto nel recinto.

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(red.) Un asino sbranato del tutto e un altro di cui è rimasta la carcassa. E’ l’orribile scoperta che i proprietari dei due muli hanno compiuto sabato 31 marzo, vigilia di Pasqua, a Cortenedolo di Edolo, nel bresciano. La responsabilità è tutta dell’orso trentino M18, già noto alle cronache perché in passato aveva ucciso e si era sfamato di altri due animali, sempre nella nostra provincia. In particolare, era accaduto nel 2015 a un asino a Incudine e a un altro, l’anno successivo, in una frazione di Ponte di Legno. Perché succede questo?

Sono i tecnici dalla Provincia di Trento, che hanno apposto un radiocollare al plantigrado, a spiegare quello che di fatto è un fenomeno naturale. L’orso, che ha cinque anni, al termine dell’autunno raggiunge la Valbrembana, in provincia di Bergamo, per andare in letargo. Qui resta per tutto l’inverno e per poi risvegliarsi in primavera quando riprende il cammino verso la Val di Non, in Trentino, per trascorrere il periodo estivo. In questo tragitto, come è successo anche nei giorni precedenti a Pasqua, ha attraversato la Valcamonica imbattendosi nel recinto di Edolo dove ha sbranato i due asini.

I proprietari delle bestie colpite non hanno potuto fare altro che segnalare l’episodio alla Polizia Provinciale e a un veterinario dell’Ats per svolgere i controlli. L’unica consolazione potrà essere il rimborso che i titolari dei muli potranno incassare a livello regionale, mentre le forze dell’ordine ambientali sottolineano come una precauzione potrebbe essere quella di dotare i recinti di corrente elettrica per sicurezza. In ogni caso, gli esperti dicono che non ci sono problemi di questo tipo per gli uomini nel caso in cui ci si trovasse di fronte a un orso.

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