Pisogne, monossido in casa, famiglia salvata

(red.) Il monossido di carbonio che sta provocando problemi e intossicati nelle abitazioni di diverse parti d’Italia ha rischiato di provocare una tragedia anche nel bresciano. E’ successo poco prima delle 22 di lunedì 8 gennaio in una casa di via Marconi a Pisogne dove abita una famiglia albanese formata dal padre, madre incinta e la loro figlia di 6 anni. L’allarme è scattato nel momento in cui la piccola è svenuta cadendo dal letto. Poi il presentarsi dei sintomi anche nei genitori, tra malori e mal di testa, li ha spinti ad allertare soccorsi e vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti per primi gli addetti antincendio che attraverso le loro strumentazioni hanno subito certificato la presenza di monossido negli ambienti.

Quindi hanno aperto le finestre per far uscire il gas, mentre i sanitari delle ambulanze si sono occupati della famiglia. Il padre e la figlia sono state trasferite in ospedale e per la donna, proprio a causa del suo stato di gravidanza, è stato disposto l’intervento dell’elicottero che l’ha trasportata alla clinica Città di Brescia per un trattamento nella camera iperbarica. I vicini di casa hanno rivelato di non essersi accorti di nulla fino all’arrivo dei mezzi di soccorso. In ogni caso e per fortuna la famiglia non è in gravi condizioni. Nell’analizzare l’abitazione per capire da dove provenisse il monossido, non sono stati riscontrati problemi alla stufa a legna e pellet. Probabilmente il disagio è giunto da un’altra piccola stufa per scaldare acqua nel corridoio.