Sara Capoferri, trovato un proiettile a Berlingo

Un bossolo recuperato sul viale intorno al Laghetto dei Cigni. Qui era stata trovata l'auto bruciata della donna. Ma forse non c'entra nulla con il caso.

(red.) Vanno avanti a ritmo serrato le indagini degli inquirenti, coordinati dal pm Mauro Leo Tenaglia, sulla scomparsa di Sara Capoferri, misteriosamente svanita nel nulla dalla sera di martedì 21 febbraio. L’ultima novità emersa mercoledì 1 marzo è il ritrovamento di un proiettile di piccolo calibro di un’arma da fuoco ritrovato a Berlingo, nel bresciano. Lo ha notato una testimone che stava portando un passeggino e visto quel particolare pezzo metallico. Era per terra sul viale confinante con il Laghetto dei Cigni. La stessa zona in cui giovedì 23 febbraio è stata trovata bruciata l’auto della madre 37enne.

Il proiettile è stato raccolto dalla polizia scientifica per compiere tutte le analisi del caso, ma le condizioni in cui è stato trovato potrebbero far pensare a un colpo a salve ed esploso diverso tempo prima della scomparsa. L’unico dato certo è che lo schieramento di soccorsi e forze dell’ordine che hanno scandagliato il bacino d’acqua non avevano trovato nulla di simile. I carabinieri stanno anche sentendo gli amici della scomparsa per ricostruire quanto sarebbe successo quella sera. Mentre si sono concluse le attività di controllo sulla vettura bruciata per verificare possibili dettagli.

Non è nemmeno certo la causa del rogo e potrebbe essere legata al fatto di voler cancellare le tracce di una seconda persona salita. Al momento l’unico dato è la telefonata che la donna ha fatto alla figlia intorno alle 23 del giorno della scomparsa dicendo che presto sarebbe tornata a casa. Poi il cellulare della donna è sempre rimasto spento. Uno degli ultimi amici a vederla aveva detto di essere stato chiamato prima dalla 37enne perché questa non si sarebbe sentita bene e aveva bisogno di un passaggio.

Ma poi aveva rinunciato tornando sulla propria auto. La mattina della scomparsa, tra l’altro, le telecamere avevano “pizzicato” la vettura a Paderno, sulla strada tra Iseo e Brescia. Il mistero resta fitto, mentre mercoledì sera 1 marzo è tornata sul caso anche la trasmissione “Chi l’ha visto?” su Rai 3. La mamma ha rivelato che la 37enne in passato aveva avuto problemi personali, tanto da tentare due volte il suicidio.

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