Bozzoli, in fonderia procuratore Buonanno

Martedì 20 ottobre i carabinieri della Scientifica e unità cinofile per controllare tombini e forni. Giunto sul posto anche il magistrato.

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Buonanno(red.) Vanno avanti a ritmo serrato anche martedì 20 ottobre le indagini sulla scomparsa di Mario Bozzoli, imprenditore della fonderia di Marcheno, nel bresciano. Nella mattina sono giunti di nuovo i carabinieri della Scientifica con varie unità cinofile per controllare di nuovo i forni e tutti i tombini che si trovano sul posto e all’interno della fabbrica. Nella vicenda potrebbe essere collegato anche l’operaio Giuseppe Ghirardini trovato morto, probabilmente per il freddo, domenica 18 ottobre dopo una presunta fuga. Forse perchè sapeva qualcosa, ma saranno gli inquirenti a stabilirlo. Intanto, ai misteri se ne aggiunge un altro.
Si parla di un presunto furgone bianco che la sera della scomparsa dell’imprenditore sarebbe stato visto entrare e uscire. Martedì è arrivato per un sopralluogo anche il procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno. Secondo lui, il datore di lavoro non sarebbe mai uscito dall’azienda. Della stessa idea è l’avvocato della famiglia di Bozzoli, Patrizia Scalvi, per la quale la chiave di tutto è nella fonderia.

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