Resta in carcere il cecchino di Pertica

(red.) Resta dietro le sbarre il 49enne di Pertica Alta (Brescia) che, nella serata di domenica 23 novembre, ha dato vita ad una notte di terrore quando, in preda forse ai fumi dell’alcol, dopo un diverbio con alcuni parenti, si è messo a sparare all’impazzata dalla finestra di casa.
Nell’abitazione, con l’uomo, c’erano anche l’anziana madre di 82 anni, la compagna albanese trentenne e il figlioletto di un anno.
L’uomo, Fausto Fabiani, di professione operaio ed incensurato, resta in custodia cautelare in carcere, così come disposto dal gip Luca Tringali al termine dell’udienza di convalida dell’arresto. Il 49enne deve rispondere di minacce aggravate dagli spari e per avere sparato contro le forze dell’ordine. Secondo il Gip, inoltre, sussiste il concreto pericolo di reiterazione del reato.
L’uomo ha esploso 24 colpi di fucile contro l’abitazione di alcuni parenti, suoi vicini di casa, con cui avrebbe avuto un alterco legato a questioni economiche. Il giudice per le indagini preliminari ha stabilito che l’operaio bresciano resti in carcere finchè non verrà trovato un luogo sicuro (e lontano da Pertica Alta) per i domiciliari.
Al termine di una nottata frenetica, con l’intervento sul posto di una quarantina di militari e di un negoziatore da Varese che ha condotto la trattativa con l’uomo armato, il 49enne si è arreso. Nella sua abitazione sono stati sequestrati nove fucili, detenuti illegalmente, e 500 cartucce.