Errore Inps, Corte dei Conti dà ragione a pensionato

Un bresciano l'ha spuntata contro l'istituto previdenziale che gli chiedeva di restituire 64.000 euro.

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(red.) L’Inps gli aveva chiesto la restituzione di 64.000 euro.
La Corte dei Conti, però, lo ha “salvato”. E’ accaduto ad un pensionato di Brescia che, a dicembre 2013, aveva ricevuto dall’ente di previdenza una comunicazione molto chiara: l’istituto si era accorto  «di un’erogazione di maggiori somme non dovute dal primo settembre 1997 al 31 dicembre 2013». Un errore non certo del pensionato, a cui però veniva chiesto di restituire i soldi ricevuti in eccesso, circa 64.000 euro in un’unica soluzione.
L’uomo ha quindi presentato un
ricorso alla Corte dei conti per l’annullamento del provvedimento. E, come riportato dall’edizione locale del Corriere della Sera, il giudice gli ha dato ragione, sulla base del principio della “tutela dell’affidamento incolpevole”: in pratica, il pensionato si è fidato dell’Inps, per cui non deve restituire nulla. 

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