“Legittima l’ordinanza di chiusura della Gedit”

Nuovo punto a favore del sindaco di Montichiari. Per il Riesame il provvedimento del primo cittadino non aveva vizi nè di forma nè di sostanza.

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(red.) Legittima nella forma e nella sostanza l’ordinanza di chiusura della discarica Gedit di Vighizzolo.
E’ questo che emerge dal pronunciamento del Tribunale del Riesame di Brescia in merito all’inchiesta che ha travolto il sindaco di Montichiari, Elena Zanola. In pratica, il provvedimento firmato a gennaio 2012 da Zanola non era supportato da atti alterati o artificiosamente contraffatti, per cui nel comportamento del sindaco, dunque, non sarebbero ravvisabili gli estremi del falso in atti pubblici.
Il Riesame ha così confermato la linea già emersa in occasione dell’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, per insussistenza degli indizi di tentata estorsione ai danni dei vertici della Gedit. La Procura aveva impugnato il pronunciamento davanti alla Cassazione che, accogliendo in parte il ricorso, aveva rinviato gli atti al Tribunale. Il Riesame ha però confermato che non sussistono indizi.
Secondo l’accusa, l’ordinanza di chiusura della discarica di Vighizzolo sarebbe stato l’apice della presunta campagna denigratoria promossa da Zanola  verso la Gedit, con l’aiuto di un agente della Polizia locale e di una serie di rilevazioni sulle emissioni olfattive artefatte  circa il conferimento di scorie di Vighizzolo. Obiettivo della campagna sarebbe stato di  costringere i titolari della Gedit a firmare una convenzione onerosa, che avrebbe portato nelle casse del Comune molti soldi. Zanola, che resta comunque indagata, ha sempre sostenuto che la misura particolarmente restrittiva era conseguenza della documentazione prodotta da Asl e Polizia Locale.

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