Falsi mobili d’autore, artigiani nei guai

Due mobilieri, di Travagliato e di Brescia, ed un commerciante veronese, producevano e vendevano oggetti "taroccati" delle più note firme di design.

(red.) Denunciati (a piede libero) per ideazione, realizzazione e commercializzazione di copie di mobili d’arte coperti dal diritto d’autore.
Sono così finiti nei guai due artigiani-mobilieri bresciani, uno di Travagliato ed uno residente in città, complici di un commerciante veronese, scoperti dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia, in un’operazione anti-contraffazione coordinata dalla locale Procura della Repubblica, a falsificare mobili “griffati”.
Tra gli oggetti sequestrati alcuni noti mobili d’autore tra i quali il “Carlton” ed il “Ginza”, due librerie di design moderno progettate e realizzate dagli architetti Sottsass e Masanori Umeda negli anni ’80, e di un “Cipriani”, mobile bar di pari pregio artistico; tutti manufatti i cui diritti sono detenuti dalla società Memphis Srl di Milano che, naturalmente, era all’oscuro di quanto avveniva. Gli originali sul mercato valgono circa 15mila euro, mentre le copie venivano vendute per 3 o 4mila euro.
Tre copie della libreria “Carlton” ed una della libreria “Ginza”  sono state rinvenute nel mobilificio bresciano, mentre una copia del mobile bar “Cipriani”, che prende il nome da quello dell’omonimo architetto, è stata trovata nel negozio del commerciante veronese.
L’attività dei finanzieri ha consentito di rinvenire anche i progetti grafici utilizzati per la realizzazione delle copie nonché decine di parti di tali mobili custodite in attesa di essere montate .
A parte l’inferiore qualità dei materiali impiegati, a prima vista vi erano solo piccole differenze con gli originali e per il “Carlton”  una lieve discrepanza tra l’originale pattern “Bacterio”, appositamente studiato e realizzato dalla Sottsass nel 1981, e quello apposto dai contraffattori sul laminato dei mobili da loro riprodotti.

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