Coronavirus, la pandemia degli agenti e dei rappresentanti di commercio

(red.)  A lanciare il grido di allarme per gli Agenti e Rappresentanti di commercio, una categoria fortemente penalizzata dalle conseguenze economiche della pandemia, era stato nei giorni scorsi Alberto Petranzan, presidente di FNAARC, la Federazione maggiormente rappresentativa della categoria, aderente a Confcommercio. «Gli Agenti e Rappresentanti di commercio sono uno dei principali motori per le piccole e medie imprese italiane: penalizzare la categoria vuol dire rallentare lo sviluppo economico della nazione», ha dichiarato Petranzan.

 

Con l’obiettivo, dunque, di approfondire l’attività di sensibilizzazione nei confronti del Governo e dell’opinione pubblica su questi temi, FNAARC ha ascoltato le voci di alcuni esponenti nazionali della categoria, ciascuno portavoce di uno specifico settore. Di seguito gli highlights delle loro argomentazioni (leggibili in forma integrale sul sito www.fnaarc.it).

 

L’approfondimento comincia con Luca Bagnoli, vice presidente di FNAARC, riferimento per il comparto Moda: «I magazzini sono piedi di merce, la filiera è completamente ferma e noi, che siamo intermediari e viviamo di provvigioni, siamo in completa attesa che il mercato riparta, cosa che non avverrà prima del prossimo autunno. Proprio in virtù di questa situazione ci aspettiamo che il Sistema Italia venga rilanciato attraverso provvedimenti e una visione di lungo periodo che consenta di ripartire su nuove basi».

 

Gli fa eco Salvo Buttitta, associato di FNAARC, parlando del settore Turismo, certamente uno di quelli maggiormente penalizzati dall’emergenza: «-70% per l’incoming, ovvero tutto ciò che interessa la ricezione di turisti sul territorio nazionale, ma addirittura -90% per l’outgoing, ovvero i flussi turistici in uscita dal Paese. Il business travel? -80%…La categoria – continua – sta comunque cogliendo l’occasione per rafforzare la propria formazione attraverso il canale online, l’uso dei social e nuove frontiere della comunicazione digitale, anche da parte delle agenzie di viaggio».

 

Sergio Mercuri, vicario di FNAARC, riferimento per il settore Alimentare, si concentra sull’atteggiamento che molti Agenti di commercio stanno adottando in questo difficile frangente: «Più che con l’obiettivo di vendere, da diverso tempo a questa parte noi Agenti stiamo andando a trovare i clienti, per parlare con loro, capire quali sono timori e aspettative, e cogliere eventuali spunti. A dispetto del totale silenzio che vige sul nostro ruolo, l’economia italiana ha bisogno di noi, del nostro operato e anche il nuovo Governo deve capire chi siamo, come funzionano le dinamiche di una categoria che intermedia oltre il 70% del Pil nazionale».

 

Francesco Fantazzini, vice presidente di FNAARC, portavoce per il settore della Termoidraulica, spiega «Gli incentivi che prevedono uno sconto in fattura, così come quello previsto dal DL 34/2020, il cosiddetto Decreto Rilancio, sono stati una buona intuizione per convincere molti privati a rimettere mano agli impianti. Grazie a questa misura, seppur tra enormi difficoltà, anche operative, il settore ha retto. Sono dunque auspicabili altri interventi di agevolazione, come quello in vista in ambito idrotermosanitario che dovrebbe riguardare rubinetti e sistemi di filtrazione: l’importante è che la formula sia quella dello sconto in fattura».

 

Sanità e Superbonus sono invece le parole chiave cui si è affidato il settore del Materiale elettrico, così come precisato dal membro di giunta di FNAARC Vincenzo Salerno: «La richiesta derivante da nuove commesse in questi ambiti, anche improvvise, ha fatto sì che gli Agenti di commercio del nostro settore potessero contenere le perdite derivanti dal calo delle vendite in altri segmenti. A fine 2020, in definitiva, si stima una perdita significativa ma comunque inferiore rispetto a quella di altri colleghi. Sono misure come queste che ci fanno guardare con un filo di speranza al futuro, nonostante stiamo ancora scontando la grande delusione derivante dalla mancata attribuzione dei giusti ristori alla nostra categoria».

 

Focus, infine, sul settore del credito insieme al membro di giunta di FNAARC Andrea Pizzi: «Il mercato del credito alla persona ha subito una battuta d’arresto nel primo semestre 2020, ma, già nella seconda parte dell’anno, e ancor di più nei primi mesi del 2021, è partito un trend positivo che ha consentito di riassorbire quasi tutta la perdita. La pandemia, in sostanza, ha traslato in avanti le normali dinamiche del mercato. – continua – Chi ha un reddito fisso e stabile, chi è titolare di una pensione, diventa dunque un sostegno imprescindibile per chi rischia di uscire dal mercato del lavoro, e gli agenti in attività finanziaria ed i mediatori creditizi possono cogliere nuove e diverse opportunità».

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.