Via Chiusure, piromane arrestato per spaccio

da Nuovacosenza.com

(red.) Nella giornata di sabato 7 novembre la polizia di Brescia ha arrestato, D.P. di 57 anni, conosciuto come il piromane della zona di via Chiusure, colpevole di aver danneggiato alcune auto in sosta dopo averle incendiate con un metodo rodato. Tutto è iniziato quando una Volante, intorno alle 16,30, è intervenuta in via Barberis a causa di una lite in strada. Giunti sul posto, gli agenti hanno constatato che uno dei due litiganti era una persona loro nota. Trattasi di P.D., del 1957, originario della provincia di Campobasso. L’uomo, che dal mese di Luglio scorso è in libertà vigilata, è noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.
Sabato pomeriggio P.D. ha incontrato un suo conoscente in strada, e i due hanno iniziato a discutere. Riconosciuto da alcuni residenti quale l’autore di uno degli episodi di danneggiamento nei pressi della loro palazzina, la lite stava iniziando a coinvolgere più persone. L’arrivo della Volante ha riportato la calma.
Gli agenti nell’ascoltare quanto era accaduto hanno notato che il 57enne teneva sotto il giubbino una fondina in pelle nera vuota. Temendo che l’uomo potesse essere armato, i poliziotti hanno proceduto alla sua perquisizione riscontrando l’assenza di armi e il possesso, invece, di sostanza stupefacente tipo hashish in un quantitativo pari a circa 3 grammi, suddivisi in quattro dosi pronte allo spaccio.
La perquisizione del suo domicilio, avvenuta nonostante le sue minacce e la sua resistenza, ha permesso inoltre agli agenti di rinvenire diversi timbri intestati ad enti diversi nonché a medici operanti in città con relativi blocchetti intestati. Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro, mentre i timbri e i blocchetti sono stati restituiti ai legittimi titolari.
P.D. è stato quindi tratto in arresto per detenzione illecita di stupefacenti ai fini di spaccio, Resistenza a Pubblico Ufficiale, Detenzione illecita di segni distintivi e Ricettazione. Convalidato il suo fermo, nei suoi confronti è stato disposto l’obbligo di firma per tre volte a settimana presso l’autorità di Pubblica Sicurezza.