Adro, tracce dell’omicidio in uno stagno

Gli inquirenti stanno svuotando una risorgiva a Nigoline, forse sul fondo si trovano elementi utili alle indagini così come indicato dai cani molecolari.

(red.) Le indagini sull’efferato omicidio di Franco Bertola, scoperto lunedì nella sua casa di via Valli ad Adro, in provincia di Brescia, ha fatto un buco nell’acqua. Nel vero senso della parola. Le forze dell’ordine, coordinate nelle indagini dal sostituto procuratore Claudio Pinto, hanno iniziato a svuotare la risorgiva nelle campagne di Nigoline di Corte Franca. Proprio qui, infatti, si sono fermati i cani che venerdì sembravano aver individuato una pista.
In fondo allo specchio d’acqua, quindi, potrebbero trovarsi elementi importanti per la svolta delle indagini. Grazie a delle pompe idrovore, le forze dell’ordine si sono messe al lavoro sabato per svuotare la risorgiva, ma l’operazione potrebbe durare alcuni giorni. Il luogo si trova ad un chilometro circa da una cascina abbandonata di proprietà dei Bertola e a due chilometri e mezzo dall’abitazione di via Valli.
Il brutale omicidio di Franco Bertola,avvenuto con roncola e motosega che gli hanno quasi staccato la testa, sarebbe stato consumato in due tempi: tracce di sangue sono state rinvenute all’ingresso del magazzino dove è caduto esanime Franco Bertola e vicino al recinto del cavallo. Intanto si attendono le risposte del Ris su impronte digitali, tracce biologiche, roncola, motosega e altri attrezzi.

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