Motorizzazione nel caos dopo le sospensioni

La revisione dei mezzi e commissione delle patenti sono in paralisi dopo i provvedimenti dei carabinieri. A Brescia si chiedono rinforzi da Milano e Roma.

Più informazioni su

(red.) La notifica, presentata mercoledì 6 dicembre dai carabinieri della compagnia di Breno verso otto dipendenti degli uffici della Motorizzazione civile di Brescia e Bergamo, con sospensione da ogni incarico, ha generato il caos. Anche nel caso bresciano, come nel resto d’Italia, già si assiste a una penuria di funzionari che obbligano gli aspiranti patentati ad aspettare fino a sei mesi per poter svolgere l’esame o per la revisione dei veicoli. Se poi a questi si aggiungono i sospesi per opera di un’inchiesta della procura di Brescia, si capisce che la situazione è preoccupante.

Tanto che l’Unasca del presidente nazionale bresciano Roberto Benedini chiede che il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture si prenda le sue responsabilità per risolvere la questione già delicata. Preoccupazione è stata espressa anche dalla Provincia di Brescia che ha affidato la delega dei propri mezzi proprio alla Motorizzazione e si dice disposta a collaborare per trovare una soluzione. Ma intanto, in termini pratici, le linee per la revisione mercoledì sono state sospese “per motivi tecnici” e c’è il rischio ancora più grande per gli esami di patente.

Tanto che persino il direttore dell’ufficio di Brescia Lorenzo Loreto mercoledì si è mosso sul campo per aiutare nelle revisioni e nella commissione per i titoli di guida. Ma è stato chiesto di far intervenire dei rinforzi da Milano e dal ministero per aiutare in queste fasi e cercare di rispettare gli appuntamenti prenotati dagli automobilisti e per le varie scadenze. E qualcuno dei sospesi potrebbe ottenere di non svolgere il servizio di revisione, ma consentire il lavoro alla commissione patenti.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.